Roma, 28 maggio 2019 – “Come Cisl siamo contro il decreto ‘sblocca cantieri’ perché non condividiamo il metodo del governo di procedere da solo su un tema così delicato che riguarda migliaia di lavoratori”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, nel corso del sit-in in Piazza Montecitorio sullo sblocca cantieri, organizzato da Cgil, Cisl, Uil. “L’assenza di confronto da parte del Governo con le parti sociali, soprattutto col sindacato che è stato totalmente bypassato – ha sottolineato Cuccello – è inaccettabile. Abbiamo parlato con il governo solamente attraverso le audizioni e non credo che cinque, dieci minuti, possano essere “ l’Alfa e l’omega” del confronto. Riteniamo che ci sia ancora lo spazio per poter cambiare questo provvedimento che contiene in sé elementi molto gravi per i diritti dei lavoratori, per la legalità, soprattutto per l’allargamento del subappalto e per quanto riguarda la questione dell’ affidamento diretto con soglie molto elevate. Del resto il nostro paese ha un problema gravissimo di penetrazione delle mafie e non possiamo fare in modo che questo cancro venga assecondato. Per far ripartire il settore dell’ edilizia bisogna rimuovere gli incagli che si creano tra il momento in cui viene bandita una gara e la realizzazione dell’ opera. Sotto questo punto di vista il decreto sblocca cantieri non fa nulla. Quanto accaduto in queste ultime ultime ore, in tema di elezioni europee nei rapporti tra la maggioranza di Governo, speriamo possa essere una sveglia per l’ Esecutivo che finalmente possa rendersi conto che sta facendo un’azione che va contro i lavoratori: dicono di essere il ‘Governo del Popolo’, noi, invece, diciamo che con il decreto così presentato stanno dimostrando di non essere attenti al Popolo del Lavoro”.