Bari, 27 luglio 2015. “Una legge che regolamenta gli scioperi nei servizi pubblici esiste gia’. L’elemento che per me va assolutamente corretto e’ che noi abbiamo, in particolare nel mondo dei servizi, una miriade di sindacatini autonomi che rappresentano davvero pochissimi lavoratori e che spesso rappresentano un’unica professionalità in una azienda o in un settore”. Così il Segretario generale della Cisl in merito regolamentazione del diritto di sciopero e cita ad esempio i piloti e il sindacato Anpac “che organizza appunto solo i piloti, e’ ovvio che lo spirito e’ molto corporativo, ben distante dal sindacato confederale che innanzitutto mette il bene comune del Paese al centro della sua azione. E’ per questo che noi come Cisl abbiamo immediatamente rifiutato sia lo sciopero dei piloti in pieno luglio ma anche quello che e’ successo nella zona archeologica di Pompei”
“Non c’e’ dubbio – aggiunge Annamaria Furlan – che li’ vadano riorganizzati i nostri grandi patrimoni culturali. Il turismo deve diventare un elemento del rilancio, quindi servono investimenti, innovazione, una riorganizzazione diversa, ma tutto questo lo si porta a casa con il confronto e la contrattazione, non certo facendo stare qualche migliaio di turisti ad aspettare due ore l’apertura dei cancelli di Pompei”.
“Il governo sulla contrattazione pero’ non risponde e fa male – osserva ancora la segretaria generale della Cisl- oggi c’e’ una sentenza della Corte costituzionale che richiama il Governo ad aprire subito un tavolo di trattative, deve ripartire dal rinnovo dei contratti. Nelle parole del premier ma non solo, si fa spesso tanta confusione, si mette sullo stesso piano la storia del sindacato confederale italiano e la miriade di sindacatini autonomi, che, chissa’ come mai, nessuno cita e nessuno attacca mai. Questo dovrebbe far riflettere il Paese e la politica”