Roma, 5 settembre 2016- “Gli sforzi profusi dal governo tramite apposite leggi relative al superamento del sovraffollamento e quindi la realizzazione di miglior condizioni sia per il detenuto che per chi ci lavora non hanno prodotto risultati tangibili in particolare riguardo la salvaguardia dell’incolumità del personale di custodia”. Lo dichiara Pompeo Mannone, Segretario Generale della FNS CISL , Federazione che raggruppa Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Forestali, commentando la rivolta nel carcere minorile di Airola “L’ulteriore episodio di violenza che ha determinato ferite e traumi ai colleghi della Polizia Penitenziaria nel carcere minorile di Airola ne è la riprova. Troppo spesso si riserva la massima attenzione, anche da parte dei mass media, alla condizione del detenuto e si trascura quella in cui deve operare chi ha la responsabilità di vigilare e recuperare il reo.” “L’allungamento dell’età del detenuto fino a 25 anni per il carcere minorile ha determinato di fatto problemi sia per i minori, sia difficoltà nel garantire la sicurezza degli istituti. Confidiamo che l’Amministrazione a fronte di tali accadimenti sviluppi un organico studio sul territorio per poter eventualmente correggere il contesto giuridico e nell’immediato assumere provvedimenti che superino la specifica situazione, allontanando gli autori della violenta protesta e nel contempo salvaguardiare l’operato degli agenti della Polizia Penitenziaria. Non solo, insieme a questo tema, l’Amministrazione deve affrontare con celerità la questione della carenza degli organici e di una migliore organizzazione del lavoro all’interno degli istituti”.