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Sicurezza professionale. Fisascat Cisl: Allarme rischi occupazionali Sipro Srl

Pubblicato il 23 Nov, 2016

Roma, 23 novembre 2016 . La Fisascat lancia l’allarme sulla tenuta complessiva dell’organico di Sipro Sicurezza Professionale Srl, marchio storico della vigilanza privata nazionale e fra i maggiori leader nel settore del trasporto e della scorta valori. Al rischio concreto di disoccupazione per le 114 Guardie particolari giurate coinvolte nella procedura di licenziamento collettivo avviata per le unità operative di Roma e Napoli lo scorso settembre, approdata ieri al Ministero del Lavoro, si aggiunge ora la preoccupazione per l’intera pianta organica dell’istituto di vigilanza privata, rappresentata da 627 dipendenti attivi nelle regioni Abruzzo, Lazio e Campania. La direzione di Sipro Sicurezza Professionale, nel corso della fase amministrativa di espletamento della procedura, ha infatti comunicato ai sindacati di aver depositato nei giorni scorsi presso il Tribunale Civile di Roma un ricorso per l’ammissione all’amministrazione straordinaria per crisi aziendale, scelta maturata alla luce delle difficoltà economico-finanziarie e patrimoniali che da tempo affliggono l’istituto. «Come Fisascat – ha dichiarato il segretario nazionale della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice – auspichiamo si realizzino le condizioni che garantiscano da un lato la continuità operativa aziendale e dall’altro il mantenimento dei livelli occupazionali». «La vertenza è peraltro aggravata dal mancato pagamento delle retribuzioni provocando un grave disagio per i lavoratori» ha aggiunto. «Con ogni probabilità gli addetti di Sipro dovranno insinuarsi nel passivo per riscuotere le spettanze pregresse, subendo l’ulteriore danno d’un prolungamento temporale certamente significativo» ha concluso il sindacalista.

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