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Sindacato. Cisl partecipa a progetto “Pasto Buono” con Comunità di Sant’Egidio, ANC e Romamor

Pubblicato il 13 Lug, 2017

13 luglio 2017- In occasione del recente congresso nazionale della CISL che si è svolto a Roma dal 28 giugno al 1 luglio, le associazioni Onlus Comunità di Sant’Egidio, Associazione Nazionale Carabinieri e RomAmor hanno collaborato con il sindacato di via Po e con la CIR Food, per la realizzazione del progetto “Pasto Buono”.
“Grazie alla disponibilità dei volontari di queste associazioni, sono stati recuperati i pasti non consumati durante le pause del nostro congresso e poi distribuiti alle persone bisognose”, ha affermato Giovanna Ventura, segretaria organizzativa CISL.
“E’ stata un’azione piccola, ma concreta con cui abbiamo raccolto l’invito di papa Francesco di ripartire dagli ultimi, come ci ha detto il Pontefice durante l’udienza che anticipava l’apertura del nostro congresso. Oltre alla contrattazione per i lavoratori e pensionati, all’impegno per individuare opportunità occupazionali per i disoccupati, la CISL è attiva anche nel sociale con tante iniziative concrete e una di queste è il recupero del cibo non consumato”.
Il progetto Pasto Buono è già operativo da gennaio scorso nella sede di via Po a Roma, dove ogni giorno l’associazione Telefono d’Argento Onlus preleva dalla mensa dei collaboratori CISL le porzioni alimentari non distribuite, per poi servirle alle persone in stato di necessità.
“Con questi progetti la CISL intende sollecitare anche le imprese che operano nella ristorazione e nella distribuzione di generi alimentari affinché si attivino con le associazioni di volontariato per il recupero degli alimenti. Questo è possibile anche grazie alla legislazione di sostegno (L 155/2003 e L 166/2016) che vige nel nostro Paese. Va ricordato che ogni italiano getta nel pattume circa 108 KG di generi alimentari all’anno, mentre circa quattro milioni e 600 mila persone, fra cui circa un milione di bambini, sono in situazione di povertà assoluta.
“Questa è solo una delle tante azioni con cui la CISL intende agire concretamente a favore delle persone più bisognose. Significa essere tra di loro, creare un modello di comunità che si basi sulla dignità del lavoro e sulla valorizzazione della persona”, ha concluso la Ventura.

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