Praia Grande, 8 Ottobre 2019 – “Vi porto dall’Italia il saluto affettuoso di Annamaria Furlan e la vicinanza storica di tutta la CISL alla CUT e al presidente Lula. In solidarietà alla vostra lotta e resistenza contro le politiche anti-sindacali del Governo Bolsonaro”. Così Luigi Sbarra Segretario Generale Aggiunto della Cisl, intervenuto al 13° Congresso della CUT (Central Única dos Trabalhadores) a Praia Grande, a Sao Paulo del Brasile.
“Allo stesso modo – sottolinea Sbarra – siamo vicini, in questo preciso momento, ai popoli originari del Brasile, minacciati e aggrediti nelle loro terre da uno sviluppo predatorio e distruttivo, sostenuto dal Governo Bolsonaro. La Cisl e l’Iscos, da dieci anni, sono presenti nell’Alto Rio Solimões a fianco delle comunità indigene, dimostrando possibile uno sviluppo socio-ambientale, rispettoso delle persone e della natura. ‘L’Amazzonia è il nostro futuro’ e per questo, in sua difesa, si sta mobilitando tutto il sindacalismo internazionale. Il nostro sindacato, in Italia, – tiene a ricordare il Segretraio generale aggiunto – è impegnato in queste ore e in questi giorni in una importante mobilitazione per cambiare la politica economica e sociale nel Paese e in tutta l’Unione europea. Qualcosa che non deve sembrare lontano. Perché oggi il popolo del lavoro, il movimento sindacale, rappresentano il ponte più solido che unisce le persone di tutto il mondo. Dobbiamo continuare ad opporci alle spinte disgreganti della finanza speculativa, ai crescenti populismi illiberali, a una trasformazione di un sistema produttivo che tende a polverizzare il lavoro, a dissipare ambiente e risorse naturali, ad aumentare disoccupazione e disuguaglianza, creando conflitti sociali”.
“Tanta la strada percorsa insieme, – prosegue Sbarra – tanta altra vogliamo farne per conquistare politiche occupazionali, sociali e ambientali che non possono restare in mano al solo potere politico. Il sindacato, il sindacato autonomo, è una forza imprescindibile della democrazia. Stare insieme, organizzare e tutelare i lavoratori, entrare nei processi di innovazione puntando a un cambiamento partecipato significa dare concretezza a quella “globalizzazione della solidarietà” su cui ci richiama Papa Francesco. Siamo qui per rinnovare i nostri vincoli fortissimi: in questo paese ci sono tanti nostri connazionali italiani, San Paolo è la seconda città per numero di abitanti italiani dopo Roma. Attraverso queste giornate possiamo davvero offrire un contributo importante per cogliere l’opportunità di una trasformazione equa e sostenibile. Un impegno indispensabile se vogliamo dare risposte alla persona che lavora, ma anche alla persona che vive, in modo attivo, il suo essere cittadino e il suo abitare e costruire una società più giusta”- conclude.