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Sisma. Cuccello: “Ora serve aprire un confronto con il Commissario straordinario su priorità”

Pubblicato il 23 Ott, 2019

Roma, 23 ottobre 2019 – “Prendiamo atto della decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto sisma, frutto anche di un lavoro fatto da Cgil, Cisl, Uil, sia a livello nazionale che a livello territoriale. Adesso è necessario aprire subito il confronto con il Commissario Straordinario”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “A lui- continua Cuccello- è demandato all’art. 2 del testo del decreto, il compito di organizzare la priorità per la ricostruzione. Sarà necessario monitorare come la ricostruzione verrà fatta, con quali tempi, con quali imprese, 22 miliardi di euro: è questo l’importo complessivo dei fondi che sono stati previsti per la ricostruzione, sulla base della stima del danno effettuata dal Dipartimento della Protezione Civile. Si tratta di fondi destinati sia alla ricostruzione di strutture pubbliche, sia a quella di immobili privati sulla base, però, di due diversi meccanismi di finanziamento. Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, i circa 2.300 interventi di questa natura sono disciplinati da una serie di ordinanze dal Ministero dell’economia (MEF) tramite la Legge di bilancio. Ad oggi sono stati erogati 41 milioni di euro a quei beneficiari che hanno avviato la fase di progettazione.

Nello specifico il rapporto contiene i dati relativi agli interventi ed ai relativi importi stanziati, suddivisi sulla base della tipologia di struttura pubblica:

  • Le scuole (ordinanze 14 e 33) sono state interessate da 102 interventi, per un totale di oltre 300 milioni di euro;
  • Le chiese (ordinanze 23 e 32) hanno subito 168 interventi per un totale di oltre 40 milioni di euro;
  • Gli interventi sui dissesti idrogeologici (ordinanza 64) sono stati, invece, 71 per un totale di oltre 100 milioni di euro;
  • L’edilizia pubblica (ordinanza 27) ha visto la realizzazione di 277 interventi per un totale di oltre 194 milioni di euro;
  • Le opere pubbliche (ordinanze 37 e 56) sono state interessate da 838 interventi per un totale di oltre 1 miliardo di euro;
  • Gli interventi sui beni culturali (ordinanze 38 e 84) sono stati 740 per uno stanziamento complessivo di oltre 396 milioni di euro;
  • Infine gli interventi realizzati tramite gli “SMS solidali” (ordinanza 48) sono stati 95 per un totale di oltre 33 milioni di euro.

Gli interventi di ricostruzione privata, invece, sono finanziati con il credito d’imposta, tramite un meccanismo composto di varie fasi.
In particolare, via via che gli Uffici Speciali Ricostruzione Regionali (USR) raccolgono la richiesta di contributo ricostruzione (RCR), si attinge al plafond di liquidità che Cassa Depositi e Prestiti (CDP) mette a disposizione delle banche che hanno aderito alla convenzione tra Commissario e l’ABI.
Grazie a questa convenzione, infatti, lo Stato garantisce il rimborso delle rate attraverso il credito d’imposta ceduto alle banche che, a fronte di pagamenti tempestivi, recuperano gli importi di conguaglio IRPEF. Un meccanismo che non incentiva il privato che dovrebbe poter avere un anticipo per poi restituire e non il contrario”. “Inoltre all’ articolo 5- conclude Cuccello- il Commissario dovrà accelerare le operazioni della rimozione delle macerie e le Regioni, entro il prossimo dicembre, dovranno aggiornare i siti di stoccaggio. Cose importanti che necessitano un confronto con la struttura Commissariale per dare risposte finalmente certe e definitive ai cittadini e lavoratori colpiti dal sisma che vogliono ritornare in tempi brevi alla normalità”.

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