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ST Microelectronics. Giudizio critico della Fim Cisl sulla posizione del Gruppo. “Occorre un vero rilancio industriale e impegni reali a salvaguardia dell’occupazione”

Pubblicato il 14 Apr, 2016

15 Aprile 2016 – Si è tenuto oggi presso Confindustria di Monza l’incontro del Coordinamento sindacale Fim Fiom Uilm con i vertici di ST Microelectronics sulle strategie industriali del gruppo. Gruppo Stm è una società a controllo pubblico paritetico tra i Governi italiani e francese, opera nel settore della microelettronica con quasi 10000 lavoratori con sedi più grandi ad Agrate e Catania, e unità locali in altre città.

“Il gruppo- spiega il Segretario Nazionale Fim Cisl Nicola Alberta – ha deciso il 27 gennaio un piano di ristrutturazione mondiale, soprattutto, a causa della crisi del segmento digitale, con tagli in Francia, Usa, India e altri paesi asiatici per 1400 lavoratori. Mentre per il nostro paese, che vede presenti i segmenti dei microcontrollori e dei semiconduttori dell’ analogico e dei sensori,non sono previste conseguenze sul piano dell’ occupazione. Abbiamo espresso la nostra contrarietà ai tagli d’occupazione nei vari paesi, e sollecitato un vero piano di rilancio industriale globale. Per il nostro Paese vanno attuati in tempi certi i previsti investimenti in innovazione sui 12 pollici ad Agrate e gli 8 pollici a Catania, e di sostegno alla ricerca e allo sviluppo delle soluzioni con i nuovi materiali per garantire prospettiva produttiva e l’evoluzione tecnologica di tutti i siti italiani. Le dichiarazioni dell’azienda sono ancora al livello delle buone intenzioni e indefinite sui tempi di realizzazione Abbiamo pertanto espresso un giudizio critico sull’operazione aziendale. Chiediamo al Governo di esercitare appieno il ruolo di indirizzo, e di ottenere garanzie per gli investimenti, per consolidare questa importante realtà industriale, del comparto strategico delle tecnologie abilitanti, utile e decisivo per tutto il settore industriale, per salvaguardare l’occupazione e la prospettiva di crescita. Su questa linea siamo impegnati anche nel confronto con l’azienda, che dovrà proseguire per il rilancio del piano industriale e del rinnovo della contrattazione integrativa, ferma ormai da due anni. Per questo i lavoratori StM terranno uno sciopero di ulteriori 4 ore oltre alle 4 ore del prossimo sciopero generale dei metalmeccanici del 20 aprile. Ufficio stampa Fim nazionale

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