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Sud. Farina: “ Il divario con il resto del Paese è ancora alto”

Pubblicato il 10 Nov, 2016

Roma, 10 novembre 2016. “Il rapporto Svimez conferma che il Sud dopo anni di recessione ha ripreso a crescere ed il fatto che nel 2015 il Pil del Mezzogiorno sia aumentato più di quello del centro-nord dimostra che investire al Sud conviene e dà risultati anche allo sviluppo di tutto il paese”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della CISL, Giuseppe Farina. “Il rapporto dice anche che il divario con il resto del paese rimane ancora alto e le previsioni di crescita troppo basse. Per dare più forza e dinamismo al Mezzogiorno occorre usare meglio, rispetto a quanto fatto in passato, le risorse dei fondi europei della nuova programmazione ’14-’20, utilizzare di più e meglio gli investimenti previsti nella Legge di Stabilità e su industria 4.0 per l’innovazione tecnologica delle imprese ed estendere la decontribuzione per il Sud per tutta la durata della programmazione europea. Ma occorre anche mettere in campo una politica industriale per il Mezzogiorno in grado di affrontare i ritardi competitivi dei territori ed i limiti di un sistema industriale troppo frammentario attraverso lo strumento delle Zone economiche speciali. Bisogna inoltre attivare strumenti specifici per il Sud che rendano più attrattivi i territori agli investimenti privati ed a nuove localizzazioni industriali. Infine è necessario un salto di qualità della politica e delle relazioni industriali e sindacali del Mezzogiorno”.

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