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Taglio cuneo. Furlan: “Ora da Governo misure a favore della riduzione del fisco sulle pensioni e a sostegno dei lavoratori più fragili”

Pubblicato il 24 Gen, 2020

24 gennaio 2020 – “Con tre miliardi nel 2020 eauspichiamo 6 per il 2021 si consegue l’obiettivo di riduzione del cuneo fiscale”. Lo dichiara la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Il testo del decreto che abbiamo visionato per il momento in una versione ancora non definitiva riteniamo che sia un primo passo di sostanziale rilevanza per rafforzare il potere d’acquisto dei 16 milioni di lavoratori che riceveranno l’incremento del bonus e la detrazione aggiuntiva a partire da luglio. Nel Paese esiste una delicata “questione salariale” nel senso che salari e stipendi sono troppo bassi perché sugli stessi grava un carico tributario esagerato. Inoltre, i lavoratori dipendenti garantiscono all’erario un gettito di 86,7 mld/€ e sono sottoposti a una tassazione progressiva ben superiore di altre categorie che usufruiscono di una tassazione al 15% con una differenza per i redditi più bassi di ben 8 punti percentuali. Ribadiamo, inoltre, che sono attese da parte del Governo, così come da noi richiesto nel confronto a palazzo Chigi, misure a favore della riduzione del fisco sulle pensioni e a sostegno dei lavoratori più fragili che proprio perché nell’area dell’incapienza non potranno ottenere i benefici del decreto in questione. Ciò detto l’intervento sul cuneo rappresenta l’inizio di un percorso verso una riforma fiscale complessiva come più volte chiesto e ribadito dalla Cisl e dalla piattaforma unitaria improntata a una più equa progressività che operi per i contribuenti italiani superando le attuali disparità. Le politiche fiscali sono, infatti, strumento fondamentale di ridistribuzione e di sviluppo utili per ridurre le disuguaglianze ed indirizzare le politiche per la crescita del Paese e quindi rappresentano una leva fondamentale per il rilancio dell’economia. E’ adesso il momento di rafforzare ulteriormente la lotta all’evasione fiscale, con la messa in campo di una reale volontà politica di curare questo pesante ‘vulnus’ democratico del nostro Paese reindirizzando le risorse recuperare a un ulteriore riduzione delle imposte”.

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