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Tarantelli. Sbarra: “Concertare le riforme ed il cambiamento per onorare la sua memoria”

Pubblicato il 29 Mar, 2021

29 marzi 2021 – “È importante ricordare Ezio Tarantelli, la sua vita, il suo lavoro, la forza delle sue idee. La sua è stata un’altissima lezione di etica e pratica della partecipazione, di pensiero e azione verso un nuovo modello di economia sociale e del benessere”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, al webinar in memoria di Ezio Tarantelli. “La memoria che oggi onoriamo non deve restare confinata a una funzione meramente celebrativa. Sarebbe un rito inutile. Abbiamo invece il dovere di connetterla al presente. Di renderla materia concreta per affrontare quello che oggi serve al Paese. Questo è il momento di legare tutte le variabili dentro un modello nuovo di crescita, una “Rerum Novarum” dell’economia nazionale ed europea, rilanciando il ruolo ed il valore sociale del lavoro pubblico e privato, abbattendo le disuguaglianze sociali, geografiche e di genere, costruendo la casa comune degli Stati uniti d’Europa”. Sbarra ha aggiunto che “il centro di questa rivoluzione buona deve essere la persona, con il suo protagonismo, la sua creatività, la sua capacità e volontà di partecipare attivamente allo sviluppo, anche spirituale, delle comunità.
“Vuol dire sostituire il principio del conflitto con quello della partecipazione, secondo cui tutti i componenti di una comunità, nessuno escluso, sono impegnati a collaborare per il bene comune assumendosi una parte delle responsabilità nel processo di cambiamento. Questo serve più che mai al nostro paese. È questo che dobbiamo fare: concertare il cambiamento. Questo è il modo migliore per onorare la memoria di Tarantelli. Animare insieme il cantiere delle riforme verso obiettivi strategici condivisi. Istituzioni, mondo del lavoro e rappresentanze datoriali devono assumere impegni comuni e coerenti verso un nuovo Patto Sociale che – esattamente come indicava Ezio Tarantelli – faccia recuperare il tempo perso in tanti anni di sterile conflitto e disintermediazione”.

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