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Tav. Furlan: “Giusta la manifestazione di Torino. Le infrastrutture sono indispensabili per collegare l’Italia al resto dell’Europa”

Pubblicato il 10 Nov, 2018

10 novembre 2018 –  “Credo che abbiano assolutamente ragione le migliaia di persone, tra cui tanti militanti della Cisl, che oggi manifestano a Torino perché le infrastrutture non sono sporche e cattive. Sono indispensabili per collegare il Sud e il Nord del nostro Paese ma in modo particolare il nostro Paese al resto dell’Europa”.Lo ha detto la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine di un convegno organizzato dall’Acli a Milano. “Non si può continuare ad interrompere questo processo e ostacolarlo. Bloccare le infrastrutture – ha aggiunto – significa bloccare tanti miliardi già stanziati e non spesi, mettendo a rischio tanti posti di lavoro ma soprattutto il futuro del nostro Paese e delle nostre imprese”. La Furlan ha sottolineato anche che “non c’è dignità e non c’è lavoro se questo Paese non cresce. Bisogna fare esattamente il contrario di quello che si sta facendo. Credo che sia sbagliato andare avanti con una politica che non mette al centro le leve dello sviluppo e della crescita. Ecco perché come Cgil, Cisl, Uil abbiamo predisposto una piattaforma che stiamo discutendo con lavoratori e lavoratrici sui posti di lavoro, nei territori, in tutto il paese che, al contrario della manovra economica, ha al centro i temi della crescita e dello sviluppo. Non c’è rispetto della dignità delle persone e non c’è lavoro, lo ripeto, se il paese non cresce. Quindi bisogna investire in infrastrutture, in ricerca, in innovazione, in formazione: solo così infatti si creano i nuovi posti di lavoro. Io credo che sia proprio sbagliato andare avanti con una politica che non mette al centro le leve dello sviluppo e della crescita. Spero che il governo ci convochi finalmente sulla manovra: il presidente conte non ci ha mai incontrato dalla sua elezione, ma noi nel frattempo stiamo facendo conoscere le nostre proposte al mondo del lavoro e lo faremo con i gruppi parlamentari sperando di offrire il nostro contributo”.

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