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Stellantis. Graziani e Benaglia: “Incontro al Mimit interlocutorio ma percorso positivo. L’accordo di sviluppo riconosca il ruolo del sindacato per essere di svolta su nuovi modelli, aumento volumi e rilancio occupazione”

Pubblicato il 8 Ago, 2023

Nell’incontro di oggi il Ministro Urso ha illustrato lo stato del confronto con Stellantis.  Ha informato le organizzazioni sindacali sui sei punti in corso di discussione con il gruppo e nello specifico: incrementi produzioni auto e commerciali, ricerca sviluppo / ingegnerizzazione / progettazione, efficienza degli impianti, investimenti per transizione energetica e ambientale, sostenibilità della filiera auto, competenze professionali e sviluppo occupazionale. Ha sottolineato che si stanno definendo i target precisi da qui al 2030, che dovranno prevedere verifiche e tempistiche”. Così in una nota congiunta il segretario confederale Cisl Giorgio Graziani e il segretario generale Fim Cisl, Roberto Benaglia al termine del tavolo governo sindacati svoltosi al Mimit da remoto cui hanno preso parte oltre al segretario confederale Giorgio Graziani, i leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri e per le categorie i laeder di Fim, Fiom, Uilm,Fismic e Ugl metalmeccanici.

“Nelle intenzioni del MiMIT – spiegano Graziani e Benaglia – si prevede la definizione di un protocollo di massima con Stellantis entro la prima decade di settembre a cui far seguire l’apertura del tavolo di confronto che vedrà il coinvolgimento oltre del MiMIT, delle organizzazioni sindacali, di Stellantis, delle Regioni e di Anfia con l’obiettivo sottoscrivere un Accordo di Sviluppo entro la fine dell’anno. Ad oggi non siamo ancora di fronte a risultati concreti, ma abbiamo ribadito al Ministro Urso che abbiamo bisogno che gli accordi con Stellantis,  non registrino solo il dato attuale delle produzioni, degli investimenti, già frutto di incontri con azienda, anche presso il tavolo Ministeriale. Dobbiamo concentrarci su ulteriori interventi da chiedere per determinare un incremento produttivo e  su quali prospettive positive per il futuro costruire. Per noi l’accordo di sviluppo complessivo deve essere necessariamente condiviso con le organizzazioni sindacali e deve definire proposte e risultati concreti, sia dal punto di vista strategico complessivo che produttivo. Per questo abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare al tavolo di confronto con gli altri soggetti, azienda compresa, che partirà da settembre per giungere entro l’anno alla definizione di un accordo complessivo che impegni Stellantis verso il nostro Paese.  

Abbiamo anche ribadito che il protocollo generale di impostazione tra Governo e Stellantis, non deve pregiudicare il confronto e l’azione del sindacato nella costruzione dell’accordo di Sviluppo, oltre ad aver chiesto e ottenuto un ulteriore incontro sindacale al Ministero, prima dell’incontro tra azienda e MiMITnella prima decade di settembre.   Sarà comunque nella fase di definizione dell’accordo che giudicheremo la maggior strategia e impegno del gruppo Stellantis rispetto all’attuale situazione, sia nella quantificazione degli investimenti di ricerca e sviluppo, sia nell’allocazione delle nuove produzioni per sfruttare l’attuale capacità produttiva.  L’orizzonte temporale del 2030 è importante, ma già nei prossimi due anni dobbiamo generare una forte inversione di tendenza su auto e veicoli commerciali. Abbiamo chiesto poi al governo di assumere tutte le garanzie per la partenza dell’investimento su ACC e di esaminare in maniera dettagliata la questione relativa all’annunciato spin-off con Comau.

E’ inoltre indispensabile il contributo del governo attraverso le risorse del fondo del settore auto e quelle aggiuntive che arriveranno dal PNRR. Il governo deve accompagnare il tutto definendo le condizionalità sociale degli investimenti, chiarirle in funzione ai volumi, ai nuovi modelli, alle loro allocazioni, non solo per impedire la chiusura dei siti, ma di crescita e riqualificazione occupazionale” – concludono i due segretari.

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