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Terziario. 700 dipendenti di Cineca scioperano domani contro la disdetta unilaterale della contrattazione collettiva

Pubblicato il 4 Ott, 2016

Roma, 4 ottobre 2016 – Sciopereranno domani 4 ottobre i 700 dipendenti del Cineca, uno dei più importanti centri di calcolo a livello mondiale e il maggiore in Italia con sedi a Bologna, Milano e Roma, costituito in forma di consorzio interuniversitario senza scopo di lucro formato da 70 Università italiane, 5 Enti di Ricerca nazionali e il Miur. La protesta è stata indetta dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs contro la disdetta unilaterale dell’integrativo aziendale peraltro comunicata a pochi giorni dalla presentazione della piattaforma unitaria di rinnovo contrattuale che ha sancito l’avvio del confronto con la direzione aziendale. «Tale atto, unilaterale, disegna la chiara volontà di cancellare la storia sindacale di una forza lavoro altamente qualificata e punto di eccellenza nel panorama informatico italiano, in una formula di eccessiva cautela rispetto a interpretazioni normative su cui gli organi competenti devono ancora esprimersi» si legge in un comunicato unitario diramato nei luoghi di lavoro dalle tre sigle sindacali che hanno anche sollecitato «il ritiro della disdetta e l’apertura immediata di un tavolo negoziale che garantisca la continuità dell’applicazione della contrattazione integrativaۛ». Per la Fisascat Cisl occorre anche definire una strategia di sistema che sappia orientare gli investimenti in ricerca e sviluppo. «Investire sulla cultura passa anche per il giusto riconoscimento economico del lavoro svolto e dalla capacità di trattenere gli elementi capaci che altrimenti scelgono di migrare all’estero dove vengono valorizzati per professionalità e competenze» ha dichiarato il funzionario della categoria cislina Dario Campeotto.

 

 

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