Roma, 3 ottobre 2016 – Sistema pensionistico e intesa governo sindacati al centro del dibattito al comitato esecutivo della Fist Cisl convocato oggi a Roma per esaminare lo scenario contrattuale di riferimento nel terziario privato. La federazione cislina, nata nel 2014 dalla sinergia Fisascat Cisl e Felsa Cisl, ha in particolare analizzato le prime misure del pacchetto previdenziale che verranno inserite nella prossima manovra di bilancio, a cominciare dall’estensione della quattordicesima per i pensionati con i redditi più bassi, all’equiparazione della no tax area, alla ricongiunzione gratuita dei contributi previdenziali, all’intervento per i lavoratori precoci e sui lavori usuranti e alla flessibilità in uscita con l’anticipo pensionistico sperimentale per due anni con il meccanismo del prestito bancario e assicurativo. Ad illustrare i temi dell’accordo il segretario confederale Cisl Maurizio Petriccioli. «L’intesa si muove nella direzione dell’equità, della flessibilità e della coesione sociale» ha dichiarato. «Senza ridurre diritti e tutele l’intesa porterà benefici a milioni di persone, primi fra tutti ai pensionati fino a mille euro per i quali abbiamo esteso la 14^ nel tentativo di recuperare la perdita di potere di acquisto delle pensioni e per fare fronte all’aumento progressivo dell’aspettativa di vita» ha aggiunto Petriccioli evidenziando l’altro grande tema del documento stilato con l’Esecutivo. «Per le giovani generazioni abbiamo ottenuto il cumulo gratuito che permetterà di mettere insieme i contributi versati nella gestione separata dell’Inps» ha dichiarato Petriccioli. «Sarà necessario ragionare sugli interventi volti a migliorare l’accesso alla pensione calcolata con il solo metodo contributivo e a valutare anche l’introduzione di una pensione contributiva di garanzia per garantire l’adeguatezza delle pensioni medio basse» ha concluso il segretario confederale. Posizione pienamente condivisa dalla Fist Cisl. «Nella seconda fase del confronto sul tema dell’adeguatezza delle pensioni dei giovani lavoratori con redditi bassi e discontinui sarà necessario intervenire sull’obbligatorietà del secondo pilastro della previdenza complementare di origine contrattuale, determinante per assicurare pensioni dignitose alle giovani generazioni» ha dichiarato il segretario generale Pierangelo Raineri. La Fist Cisl ha inoltre sottolineato alcuni aspetti dell’accordo governo sindacati che orientano il confronto anche sul riconoscimento previdenziale del lavoro non continuativo, peculiarità del lavoro autonomo, atipico e somministrato e frequente nei comparti del terziario, commercio, turismo e servizi dove anche la stagionalità è un fenomeno strutturale. «L’intesa ha introdotto elementi qualificanti sul riconoscimento dei contributi legati al lavoro effettivo anche non continuativo frequente nel terziario privato» ha dichiarato Raineri. «La concertazione ha consentito di mettere mano ad una riforma penalizzante anche recependo molti dei temi della piattaforma unitaria Cgil Cisl Uil» ha concluso il sindacalista.