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Terziario. Intesa tra sindacati e Confprofessioni per l’istituzione di un Fondo di solidarietà bilaterale

Pubblicato il 4 Ott, 2017
Roma, 4 ottobre 2017. Siglata oggi a Roma dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e l’associazione imprenditoriale del settore delle professioni Confprofessioni, in applicazione delle normative di Legge sulla costituzione di fondi di solidarietà per i settori esclusi dalla disciplina delle integrazioni salariali ordinarie e straordinarie, l’intesa che istuisce di fatto il Fondo di solidarieta’ bilaterale per il sostegno al reddito delle attivita’ professionali, che verrà istituito in seno all’Inps in virtù dell’intesa e che avrà come finalità quella di fornire nuove tutele per i dipendenti degli studi professionali coinvolti dalla sospensione dell’attività lavorativa per riorganizzazione, crisi aziendale, riduzione dell’orario di lavoro e situazioni temporanee di mercato o aziendali non imputabili all’impresa o ai lavoratori. 
Finanziato da contributI  ordinari e addizionali a carico per due terzi del datore di lavoro e per un terzo del lavoratore, il Fondo erogherà un assegno ordinario per il sostegno al reddito, fino a un massimo di 24 mesi, ai dipendenti degli studi professionali con più di tre addetti interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro o coinvolti dalla sospensione temporanea dell’attività lavorativa della durata massima di 12 mesi in un biennio (fino a 18 mesi negli studi professionali che occupano mediamente più di 15 dipendenti). Nel quadro dei processi di agevolazione all’esodo il Fondo potrà riconoscere un assegno straordinario per il sostegno al reddito ai lavoratori che raggiungano i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi tre-cinque anni. L’accesso al trattamento di sostegno al reddito è subordinato alla condizione che il lavoratore non svolga attività lavorativa in favore di soggetti terzi e si impegni nei percorsi di riqualificazione.
Con l’intesa le parti si impegnano inoltre ad avviare politiche attive volte alla riqualificazione professionale, attraverso la bilateralità prevista dalla contrattazione nazionale di settore.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «Il Fondo di Solidarietà per le Attività Professionali è uno strumento unico nel panorama dei servizi e finalizza l’azione al superamento della crisi ed alla stabilizzazione dell’occupazione nel comparto degli studi professionali dove sono impiegati complessivamente oltre 1milione e mezzo di addetti, per il 90% donne e giovani» ha dichiarato il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri. «Le politiche attive e i percorsi di formazione professionale erogati dalla bilateralità prevista dalla contrattazione nazionale di settore e dal fondo interprofessionale di riferimento nell’ambito di un sistema bilaterale partecipativo, contribuiranno a dare stabilità ad un settore che ha fortemente risentito della crisi degli ultimi anni» ha concluso il sindacalista.
 

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