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Terziario. Sindacati: “Ancora incertezze su proroga vertenza Mediamarket”

Roma, 24 aprile 2018.  Permangono le incertezze nella vertenza dei lavoratori di Mediamarket, la catena di elettronica di consumo presente sul mercato con le insegne Mediaworld, Saturn e Media World Compra On Line. La proroga di due mesi fino al 30 giugno 2018 del contratto di solidarietà siglata oggi a Roma con la direzione aziendale non ha dissipato le perplessità dei sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e UIltucs sulle sorti occupazionali dei circa 200 dipendenti dei 17 punti vendita Mediaworld coinvolti dalla riduzione oraria a Torino, Genova, Roma, Napoli, Caserta, Pompei, Molfetta, Cosenza e Sassari. «La proroga del contratto di solidarietà è uno strumento assolutamente provvisorio, che non rappresenta nessun passo avanti concreto. Le parti hanno dovuto prendere atto di distanze immutate sulle possibili soluzioni a quelli che per le organizzazioni sindacali restano esuberi e non semplicemente addetti da trasferire. L’impresa conferma che l’unica soluzione alternativa ai trasferimenti è quella di trovare volontari per la riduzione di orario e che qualora i volontari non fossero sufficienti si prospettano azioni unilaterali da parte dell’impresa» si legge in un comunicato sindacale unitario diramato al termine del confronto. «Mediamarket conferma di non voler trovare una soluzione collettiva con le organizzazioni sindacali rispettosa delle lavoratrici e dei lavoratori. Pertanto rimane incertezza sulle eventuali future criticità della rete vendita, la mancanza di risorse economiche per supportare strumenti che risolvano il problema occupazionale, negata anche la disponibilità a concedere ulteriore tempo ai lavoratori di Grosseto per verificare prospettive occupazionali con Unieuro così come resta invariata la situazione del trasferimento della sede» prosegue la nota congiunta. «Resta confermata la disponibilità di Filcams, Fisascat e Uiltucs a livello nazionale e territoriale a confronti con l’impresa, è altrettanto confermato che a nessun livello saranno condivisi accordi che non garantiscano una soluzione definitiva e collettiva» conclude il documento unitario. Il prossimo 4 maggio si svolgerà a Bergamo il confronto territoriale tra i sindacati di categoria e la direzione aziendale sul trasferimento della sede amministrativa da Curno a Verano Brianza; coinvolti circa 500 lavoratori che dal 1° ottobre – anche se i rumors parlano del trasferimento operativo già dal mese di luglio – saranno costretti a sobbarcarsi quotidianamente i 50 km che separano le due province lombarde. Il punto vendita di Grosseto ha intanto chiuso i battenti dal 1° aprile e i 25 dipendenti sono stati trasferiti in diversi negozi sul territorio nazionale mentre viene rinviata a fine mese la chiusura del punto vendita di Milano Stazione Centrale e per gli attuali 30 occupati si profila la ricollocazione negli altri negozi presenti nel capoluogo lombardo.

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