Roma, 18 dicembre 2015. “I sì al referendum sul contratto collettivo nazionale del trasporto pubblico locale hanno vinto a larga maggioranza: questo è un riconoscimento del lavoro svolto dal sindacato”, con queste parole Antonio Piras, Segretario nazionale della Fit-Cisl, dà notizia dell’esito della consultazione referendaria nazionale, che si è svolta dal 15 al 17 dicembre. “I lavoratori del trasporto pubblico locale hanno capito il valore di questo contratto – prosegue Piras – che introduce, oltre agli incrementi economici, nuove tutele e importanti novità nel welfare quali l’assistenza sanitaria integrativa e l’adesione contrattuale obbligatoria (con costo esclusivamente aziendale) al Fondo di Previdenza integrativa Priamo. Ciò in un contesto economico non facile e di grave crisi del settore”. “Certamente ha influito sul dato elettorale – aggiunge il Segretario nazionale – il rafforzamento delle clausole sociali che, per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015, garantisce il mantenimento dell’art. 18 della Legge 300 quindi la non applicabilità delle nuove norme del Jobs Act”. Conclude Piras: “I lavoratori hanno riconosciuto il valore della contrattazione in generale e di questo contratto appena firmato in particolare, il cui rinnovo, lo ricordiamo, era atteso da ben sette anni. Sostanzialmente la maggioranza dei lavoratori ha capito che in seguito al sì c’è un contratto e dietro il no il vuoto. Siamo certi che il tempo convincerà coloro i quali hanno votato no della bontà del contratto”.