Torino, 20 settembre 2017. “La nostra prima denuncia nei confronti della Ryanair risale al 2004 relativamente alla mancata contribuzione previdenziale dei dipendenti. All’epoca il giudice condannò la low cost per il mancato pagamento. Continuando su questa stessa linea abbiamo denunciato nel 2016 continue violazioni – ad esempio la non applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza e tutela di maternità e paternità – aprendo formali vertenze che hanno portato a due azioni di sciopero a fronte di una dichiarazione della compagnia aerea, pervenuta in sede ministeriale, che recitava testualmente: “Non parteciperemo mai ad alcuna negoziazione o confronto con qualsiasi organizzazione sindacale – incluse qualsiasi riunione o mediazione innanzi al Ministero del lavoro, in cui sia presente un sindacato””. Così Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale della Fit-Cisl. “Il Paese si accorge solo ora del vero volto di Ryanair quando noi da tempo denunciamo le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della compagnia aerea”.
Aggiunge il Segretario nazionale: “Il caos che ha generato in questi giorni l’azienda con la cancellazione dei voli sembra aver attirato l’attenzione di tutti. La nostra invece non è mai calata nei confronti di questo vettore che, con arroganza e disprezzo verso chi rappresenta i lavoratori e il lavoro, continua a trarre utili dal nostro Paese.
Sappiamo che Ryanair è stata convocata d’urgenza per domani dall’Enac per meglio verificare e monitorare le situazioni che hanno portato a tanto. Ci auguriamo che, una volta passata la tempesta, non si ritorni alla situazione dove tutto è permesso ma che le istituzioni italiane impongano un radicale cambio di passo che porti al “.