Roma, 28 luglio 2016. Innovare l’offerta turistica nazionale, accrescere la competitività, sviluppare il marketing e realizzare una governance delle politiche di settore: sono i quattro grandi obiettivi del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2023 definito al Mibact dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo in Italia di cui fa parte anche la Cisl con una delegazione Fisascat, la federazione di categoria del commercio, turismo e servizi. Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo interviene in particolare sulla valorizzazione del patrimonio culturale e territoriale attraverso una gestione durevole ed una fruizione sostenibile ed innovativa dell’offerta turistica, in un sistema integrato di cooperazione tra i livelli istituzionali e i diversi operatori pubblici e privati, con lo scopo di favorire l’accrescimento della competitività e del valore aggiunto, con potenziali benefici anche sulla qualità e sulla quantità dell’occupazione. La Fisascat Cisl, che ha fortemente condiviso il metodo partecipativo e gli obiettivi del progetto rivolto alla riqualificazione ed al rilancio del comparto cardine dell’economia italiana, valuta positivamente anche l’espresso richiamo all’utilizzo di strumenti finalizzati all’emersione dei rapporti di lavoro non dichiarati, irregolari e dell’evasione contributiva. Degno di nota per la categoria cislina il riferimento ai lavoratori stagionali del comparto turistico, fortemente penalizzati dalla nuova normativa sulla Naspi che ha di fatto dimezzato la copertura economica per i periodi di inattività, per i quali, si legge nel Piano Strategico di Sviluppo del Turismo, “è necessario sanare la situazione”. “Affinché il quadro normativo possa effettivamente essere funzionale allo sviluppo” il Pst individua tra gli ambiti di intervento “limiti all’evasione contributiva” oltre che “incentivi alla regolarità contrattuale” ed “alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro” anche attraverso un “sistema dei voucher per le prestazioni nel settore turistico”. La Fisascat commenta positivamente anche il previsto “potenziamento delle attività formative, sia nel ciclo secondario che nella formazione manageriale” e “dell’alternanza scuola-lavoro”, intervento finalizzato ad accrescere la qualità dell’accoglienza “nell’ambito dell’obiettivo di crescita della competitività del sistema” che “postula un intervento di qualificazione delle competenze e delle risorse umane, fattore chiave di successo in un sistema ad alta intensità di lavoro”. «E’ urgente rilanciare la leadership dell’Italia e valorizzare il turismo come strumento economico e sociale individuando come priorità i temi del lavoro e della formazione professionale» ha dichiarato la funzionaria della Fisascat Cisl Elena Maria Vanelli presente al tavolo di concertazione. «Il monitoraggio costante e strutturale del Pst consentirà un aggiornamento continuo degli ambiti di intervento e la verifica delle azioni programmate e concrete di intervento per la realizzazione e l’implementazione del progetto» ha concluso la sindacalista. «Il turismo con il milione e mezzo di addetti che vi operano è un settore labour intensive e la manodopera è essenziale per assicurare alti livelli di qualità dei servizi erogati e dunque per accrescere la competitività del comparto» ha aggiunto il segretario generale della categoria cislina Pierangelo Raineri. «Anche il completamento del percorso di rinnovo contrattuale nel settore gioca dunque un ruolo fondamentale per valorizzare le professionalità che vi operano e per la tenuta del sistema turistico nel suo complesso» ha sottolineato il sindacalista. L’approvazione definitiva del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2023 avverrà al termine dell’iter parlamentare che si concluderà entro la fine dell’anno con il via libera del Consiglio dei Ministri.