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UE. Colombini: “Il riconoscimento di un ‘price cap’ è un risultato significativo”

Pubblicato il 30 Mag, 2022


“Il Consiglio Europeo ha condiviso la richiesta italiana di introdurre un tetto al prezzo dell’energia, sia sul gas che sul petrolio. Si andrà infatti verso un mandato alla Commissione Europea di individuare modalità per frenare l’aumento dei costi dell’energia”. Lo dichiara in una nota il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. “Il riconoscimento di un “price cap” per il gas è un risultato significativo per le richieste formulate in particolare dalla CISL in questi mesi di crisi, perché il contenimento dei costi energetici potrà avere un effetto calmierante della spinta inflattiva in corso, garantendo così una maggiore tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Far assumere alla Commissione Europea l’elaborazione di un meccanismo che scongiuri le enormi oscillazioni dei prezzi dell’energia, rafforza una visione europeista della gestione delle politiche energetiche, limitando posizioni corporative dei singoli Stati e fortificando il potere “contrattuale” dell’Unione Europea nel mercato del gas naturale. Gli effetti di questi provvedimenti dipenderanno in particolare dal valore della limitazione che sarà individuata, dalla durata e dal metodo di applicazione. La stabilizzazione del mercato del gas naturale  potrà anche consentire una rinnovata attenzione alle politiche di sviluppo delle Fonti di Energia Rinnovabile, considerando le previsione dei contenuti del RepowerEU, a partire dal prolungamento degli incentivi previsti dal Governo italiano al potenziamento del biometano, settore in grado di assicurare processi di diversificazione delle fonti, elementi di autonomia energetica e sviluppo di nuova occupazione e nuove professionalità”.

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