Roma, 4 Dicembre 2017 – “Amarezza e profondo senso di umiliazione e di frustrazione” dichiara Annalisa Bettin, Segretario Nazionale Cisl Medici alle Politiche di Genere e Welfare, delle Pari Opportunità e del Coordinamento Donne commentando quanto appreso dai media circa il rilascio per disposizione del tribunale del Riesame di Bari dell’uomo che avrebbe violentato in Puglia un Medico Donna della Continuità Assistenziale mentre era in servizio, al quale peraltro erano stati concessi i domiciliari con braccialetto elettronico per il solo reato di stalking in quanto la denuncia era stata presentata troppo tardi. e non come previsto entro sei mesi dal fatto.
“Per il profondo rispetto delle leggi di questo Paese – continua Bettin – non ci permettiamo di esprimere alcun giudizio ma non possiamo impedire alle nostre coscienze un moto di ribellione e di incredulo smarrimento.
Esprimiamo grande solidarietà e profondo rispetto per la Collega con la consapevolezza che il suo diritto ad avere giustizia, vera giustizia, non potrà essere inascoltato. La Cisl Medici ritorna a chiedere con forza e determinazione ai decisori politici del nostro Paese atti concreti per il perseguimento di una reale sicurezza nei luoghi di lavoro per medici e professionisti della sanità. Se la nostra repubblica è fondata sul lavoro – conclude Bettin – la sicurezza durante l’attività lavorativa non può e non deve essere un optional, né il turno lavorativo per un medico o un professionista sanitario può rappresentare un roulette russa”.