Roma, 16 maggio 2016 – “Il voucher, da strumento per bonificare i piccoli lavori in nero si è negli anni trasformato in una modalità per fuggire dal lavoro regolare, a causa delle modifiche normative che ne hanno via via ampliato l’ambito di utilizzo. Va fermato questo paradosso”. E’ quanto sostiene in una nota il Segretario confederale Cisl Gigi Petteni.
“Il Jobs Act non ha ulteriormente liberalizzato questa forma di lavoro, ma ha certamente sottovalutato questo fenomeno in forte crescita. Ora che l’Inps e Veneto Lavoro hanno reso disponibili dati maggiormente dettagliati e scorporati per settore, attendiamo una convocazione dal Ministro del Lavoro per una verifica congiunta con le parti sociali. L’obiettivo – sottolinea petteni – deve essere capire dove realmente i voucher rispondono alla loro specifica mission, dove non hanno ragione di essere, dove è necessario un intervento della contrattazione collettiva per valutarne i margini di utilizzo, affinché questo tema non sia terreno di scontro mediatico, bensì elemento di dialogo ed intervento ragionato”.
“Un contenimento dei voucher – conclude – sarebbe peraltro del tutto coerente con l’impianto complessivo del “Jobs Act”, che ha puntato a rimettere al centro il lavoro stabile. Incoerente con questa impalcatura è invece averli lasciati privi di limitazioni effettive, essendosi rivelate del tutto insufficienti quelle predisposte dalla legge 92/2012 (legge Fornero)”.