30 dicembre 2020 – “La Whirlpool è per noi una vertenza simbolo. È inaccettabile quello che sta avvenendo. Non è un’azienda in crisi ma una multinazionale molto prospera che venuta in Italia ha preso sostegni dallo Stato e risorse degli italiani. La produzione non va chiusa ma rilanciata: è in gioco il destino e la sopravvivenza di centinaia di famiglie”. Lo ha detto la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, durante la presentazione di un calendario a sostegno della vertenza Whirlpool.
“La solidarietà ai lavoratori di Whirlpool che viene dagli altri lavoratori ci offre un messaggio preciso: in questo mondo dove tutti tendono a spaccare e disunire, il mondo del lavoro unisce. Chiediamo all’azienda di dimostrare un grande senso di responsabilità. E ci rivolgiamo anche a chi ha responsabilità istituzionali e politiche: bisogna creare le condizioni per difendere a Napoli ed in Campania il lavoro alla Whirlpool. La battaglia che stiamo e che state facendo è una battaglia per il rispetto della dignità del lavoro ed anche per la difesa della legalità che solo il lavoro può garantire”. Per Furlan è “inaccettabile quello che sta avvenendo. Non si può scherzare con la vita e con il lavoro delle persone, è per questo che questa vertenza può diventare il simbolo delle vertenze che abbiamo in Italia”. La Segretaria della Cisl chiede che la battaglia dei lavoratori sia portata avanti “con forza e coraggio. “Mi auguro di poter dire che la vertenza della Whirlpool si è conclusa bene- ha detto Furlan- che ogni lavoratore ha potuto mantenere il proprio lavoro, in modo particolare in un territorio che ha già tanti problemi di disoccupazione, di lavoro nero, che spesso diventa terreno fertile per mafia, ‘ndrangheta e camorra. Non vi lasceremo soli, la multinazionale non può lasciare per strada, in questo modo, uomini e donne che lavorano”. “Il nostro augurio- conclude la leader della Cisl- è che il 2021 sia l’anno della sconfitta della pandemia ma anche l’anno in cui il lavoro ritrovi la sua priorità nelle scelte del Governo e di tutte le parti sociali. Non c’è lavoro di qualità quando non viene rispettata la dignità degli uomini e delle donne del lavoro. Coraggio non siete soli, rappresentate moltissimo in questa battaglia la voglia di scrivere pagine nuove di dignità del lavoro nel nostro paese. E sono convinta che insieme porteremo a casa importanti risultati”.