Puglia. Patto per la regione, la Cisl chiede una Cabina di Regia regionale con tutte le parti sociali

21 Ottobre 2016 – “Sul Patto per la Puglia è necessario avere certezza delle risorse, dei tempi e delle opere insieme ad una cabina di regia regionale che verifichi, analizzi l’avanzamento del programma siglato tra il premier Renzi ed il governatore Emiliano durante l’inaugurazione della Fiera del Levante”. Lo ha chiesto il Segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Daniela Fumarola, nel corso della tavola rotonda organizzata dal sindacato a Bari alla quale hanno partecipato Domenico Favuzzi presidente Confindustria Puglia, Massimo Mazzilli in rappresentanza dell’Anci Puglia e Giovanni Giannini Assessore Infrastrutture Regione Puglia.

“Per la Cisl – ha sottolineato Fumarola – l’auspicio è che si possano rendere esigibili i contenuti del documento sul Masterplan e del Patto per lo sviluppo della Regione Puglia che insieme all’attivazione dei fondi strutturali europei 2014/20 rappresentano un volano importante per lo sviluppo della Puglia e dell’intera area meridionale del Paese”. Agli albori della predisposizione dei contenuti, e dopo ripetute sollecitazioni – ha osservato il Segretario della Cisl – abbiamo incontrato il Presidente Emiliano ed i suoi dirigenti al solo scopo di contribuire alla scelta degli interventi che avrebbero dovuto avere il carattere della cantierabilità, così come richiesto dal Governo, e non poggiare su altre logiche di scelta magari campanilistiche. Purtroppo non abbiamo potuto dare il nostro contributo fin in fondo per cui la lista dei 47 interventi inseriti nel testo definitivo non corrispondono a quel carattere fondamentale: Infatti abbiamo contato 5 interventi in progettazione esecutiva, 10 in progettazione definitiva e avvio lavori, 4 in conclusione lavori la restante parte con altre tipologie non immediatamente esigibili”.

Fumarola ha invitato la Regione ad attivare un’apposita Cabina di Regia presso la Presidenza, per consentire, per effetto del nuovo modello Maia, agli Assessori ed ai Capi Dipartimento di valutare il crono programma da sottoporre alle Parti sociali. Per la Cisl è auspicabile un coordinamento da parte di Anci delle azioni di sistema per le opere sovra comunali, monitorare le procedure autorizzative, unirsi alla richiesta di semplificazione amministrativa perché oggi troppo farraginosa. “Cosi come pensiamo che anche a Confindustria possa interessare condurre questa giusta rivendicazione, insieme al rispetto delle regole sulla legalità negli appalti, alla lotta alle possibili infiltrazioni malavitose, la sicurezza sui cantieri, inserire clausole sociali che aiutino i lavoratori espulsi dai processi produttivi a reimpiegarsi” ha aggiunto Fumarola.

Nel corso del proprio intervento il Presidnte di Confindustria, Domenico Favuzzi ha posto l’accento sul concetto che “l’intero Paese può migliorare la sua situazione solo attraverso uno sviluppo equilibrato del Sud. Non servono misure dedicate per il Mezzogiorno, ma politiche più intense rispetto a quelle necessarie al resto del Paese e soprattutto certe su un orizzonte temporale più ampio, cercando di guardare avanti, magari oltre il 2020. Siamo in una fase di forte trasformazione dell’economia a livello internazionale e stiamo tentando di venire fuori da una crisi nazionale che si protrae dal 2008. E’ necessario sfruttare pienamente e con intelligenza i fondi strutturali europei e le risorse nazionali per la coesione e far ripartire gli investimenti pubblici e privati, consentendo al Sud di essere un vero e proprio laboratorio di sperimentazione: selezionando con accortezza gli interventi sulle infrastrutture, in particolare sul sistema delle aree ferroviarie, gli interventi prioritari di rigenerazione urbana, quelli per lo sviluppo industriale. Il Patto per la Puglia può essere il contenitore in cui mettere ordine a queste priorità, attraverso un dialogo costante con le forze economiche e sociali del territorio”.

Il rappresentante dell’Anci, Mazzilli, ha proposto un Patto di solidarietà tra tutte le parti al tavolo per spendere al meglio le risorse contenute nel Patto per la Puglia “anche se – ha osservato – da sole le risorse non possono risollevare le sorti del territorio regionale senza precise strategie di lungo respiro e maggiormente condivise”. Mentre l’assessore Giannini, sollecitato dai partecipanti alla tavola rotonda, ha proposto delle riunioni bimestrali per “fare il punto sulla progettazione delle opere che riguardano l’assessorato che rappresento”. In conclusione dei lavori Fumarola ha chiesto di “condividere una strada da percorrere insieme nei tempi previsti dai documenti, con l’auspicio di poter avere periodicamente aggiornamenti da parte della Regione sull’andamento del patto e poter indicare le criticità non solo sul piano generale ma per il nostro specifico compito anche occupazionale, del rispetto delle leggi e contratti da parte degli assegnatari degli appalti”.

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