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Sardegna. Ignazio Ganga (Cisl Sardegna): “Su attuazione Patto per la Sardegna è tempo di cominciare a vedere i fatti”

Cagliari, 15 febbraio 2017. Rispetto e attuazione integrale del Patto per la Sardegna stipulato lo scorso 29 luglio a Sassari tra Governo e Regione. Questa è stata la richiesta della Cisl sarda al Ministro per il Mezzogiorno e la Coesione, Claudio De Vincenti, du-rante l’incontro, organizzato nei giorni scorsi nella biblioteca del Senato, per una valu-tazione sullo stato di attuazione dei masterplan per il Mezzogiorno. Presenti i segretari regionali di Cisl, Cgil e Confindustria regionale e nazionale.
Il sindacato ha confidato in modo convinto sugli impegni del Governo – continuità ter-ritoriale, compensazione del gap energetico, aggiornamento tecnologico della rete fer-roviaria, rafforzamento dell’infrastrutturazione primaria, compresa quella idrica e sani-taria – e su investimenti mirati e sulle risorse umane per iniziare a dare una soluzione ai gravi problemi di crescita e sviluppo che affliggono l’isola. Tuttavia appare sempre più evidente che i processi di attuazione di quanto previsto dal Patto procedono con lentez-za. Il rischio che la Sardegna corre è che anche l’accordo del 29 luglio scorso faccia la stessa fine degli altri due patti, solennemente firmati, nel 2005 e nel 1999, tutti rimasti nel limbo delle buone intenzioni e delle incompiute. Un esito che il sindacato, la Cisl in particolare, non è disposta a sopportare per le eventuali ricadute sulla comunità regio-nale.
La Cisl sarda ha evidenziato al ministro De Vincenti:
– la strategicità dei contenuti del Patto dell’estate scorsa, l’ammontare delle risor-se previste ( 2, 9 miliardi di euro), i molti settori coinvolti che vista la situazione eco-nomica e sociale sarda richiedono la velocizzazione della spendita dello stanziamento.
– L’inadeguatezza dei fondi al momento assegnati all’isola – 281,7 milioni – pra-ticamente corrispondenti ad appena un decimo di quanto previsto dal Patto del 29 lu-glio 2016. Una somma che dovrà essere compensata al più presto.
– L’urgenza di cantierare entro i primi due anni di programmazione la gran parte dello stanziamento di 2,9 miliardi di € è quindi quanto mia strategica è fondamentale.

La Cisl sarda, inoltre, ha sollecitato il Governo nazionale a mettere in essere tutte le ini-ziative per il riconoscimento del principio d’insularità sancito dal Trattato di Amster-dam e del diritto della nostra isola alla continuità territoriale per persone e merci.
“Il Patto per la Sardegna darà tutti suoi effetti positivi se riuscirà a coinvolgere, con azioni di accompagnamento e con un ruolo attivo, il partenariato sociale ed economico.
“E’, questa, per la Sardegna, una stagione particolarmente delicata perché cominciano a delinearsi piccoli segni di ripresa – più consistenti in altri territori nazionali e ancor più significativi in altre zone d’Europa – che richiedono dal Governo e dalla Regione effica-ci azioni di sostegno, possibili in presenza di risorse stanziate e pattuite, che attendono solamente di essere spese nella realizzazione di infrastrutture strategiche ben indivi-dualizzate in tutti i territori dell’isola.
Il sindacato non starà alla finestra a contabilizzare ritardi e incompiute. Ma scenderà in campo per sollecitare l’attuazione immediata del Patto per la Sardegna. La stagione del-le promesse non mantenute è finita”. Così il Segretario generale della Cisl Sardegna,Ignazio Ganga.

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