Abruzzo Molise. Cisl e Fisascat dicono no all’apertura dei negozi il giorno di Pasqua

Pescara, 13 aprile 2017. “Siamo contrari alle aperture selvagge degli esercizi commerciali”, – hanno dichiarato Maurizio Spina Segretario della CISL e Leonardo Piccinno, Segretario della Fisascat, unitamente al Comitato esecutivo della Cisl Abruzzo Molise a sostegno, con forza, dell’azione di denuncia intrapresa dal Segretario Generale della Cisl Anna Maria Furlan, sulla vertenza aperta dalla Fisascat nell’ Outlet di Serravalle Scrivia. La Cisl e la Fisascat si sono sempre opposte alle aperture festive degli outlet e, in genere, degli esercizi commerciali, i cui orari sono stati liberalizzati dal Governo Monti. L’Abruzzo è la seconda regione italiana con la percentuale più alta per la concentrazione di centri commerciali: per ogni mille abruzzesi ci sono 205,45 metri quadrati di centri, a fronte dei 179,6 della Lombardia. Il Molise, invece, registra valori più contenuti: 95,05 mq di aree sono destinate alla grande distribuzione per ogni mille abitanti. “Secondo le ultimi indagini i consumi sono in calo. Le famiglie abruzzesi e molisane non spendono più, e per questo non si giustificano le aperture durante le festività. Lavorare a Pasqua non significa altro che proseguire nella disumanizzazione del lavoro”, – affermano Spina e Piccinno. All’andamento negativo dei consumi bisogna aggiungere il fatturato dei negozi durante i giorni domenicali: non è aggiuntivo a quanto prodotto durante la settimana, ma è solo sostitutivo. La decisione delle aperture selvagge non porta beneficio al commercio e ai portafogli delle lavoratrici e dei lavoratori. “Sono stati proclamati due giorni di sciopero a Serravalle Scrivia, vicino Alessandria, sull’apertura a Pasqua dell’outlet. Anche in Abruzzo e in Molise ci saranno varie iniziative per sensibilizzare le persone al problema e suggerire alle famiglie di trascorre più tempo insieme concedendosi un pò di riposo e lunghe passeggiate nei parchi e non nei centri commerciali ”, – così polemizzano i due Segretari sulla liberalizzazione degli orari. “Il Giorno di Pasqua non può diventare un giorno di consumismo. Per questo invitiamo i cittadini a non fare shopping a Pasqua. Le aperture andrebbero concordate con enti locali e sindacati. Quando si parla di flessibilità oraria, bisogna rivendicare una contrattazione di secondo livello sull’organizzazione del lavoro, capace di regolamentare un certo numero di prestazioni domenicali e festive su base volontaria e maggiorazioni economiche che riconoscano e premino l’impegno e la professionalità dei lavoratori, – hanno proposto i Segretari Generale della Cisl e della Fisascat dell’Abruzzo e del Molise.

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