Puglia. Trasporti, la Lesina Termoli è ancora il collo di bottiglia della linea ferroviaria adriatica

Pubblicato il 28 Giu, 2017

28 Giugno 201 7- “L’inaugurazione del nuovo tracciato Cervaro – Bovino, sulla Linea A/C Bari-Napoli, previsto nei prossimi giorni, rappresenta un significativo passo in avanti verso la realizzazione di un’opera che, nella sua interezza, permetterà di elevare la dotazione infrastrutturale ferroviaria della Puglia e dell’intero Mezzogiorno d’Italia verso più elevati livelli nazionali ed europei”. E’ quanto sottolineano i segretari Segretari generali di Cgil Cisl Uil Gesmundo, Fumarola, Pugliese e di categoria Filt Fit Uiltrasporti De Benedictis, Spinelli, Boffoli in una nota che così prosegue: 
“Avvicinare in termini di percorrenze e con maggior capacità di trasporto l’asse adriatico e quello tirrenico è un’esigenza non più rinviabile in una logica di un sistema della mobilità delle persone e delle merci che risulti sempre più inclusiva non solo in ambito nazionale ma europeo e internazionale.
Infrastrutture ferroviarie più “capaci”, più veloci e più sicure possono favorire il “dialogo” tra aree del Paese che scontano significativi gap in termini di sviluppo, capacità produttive, occupazione e reddito.
Ed è per questo che le scriventi OO.SS. non possono sottacere che sull’altra direttrice ferroviaria sull’asse nord-sud del versante adriatico, continua a persistere la strozzatura del binario unico di 33 KM di linea nel tratto Lesina-Termoli.
Riportare la crono-storia, ormai decennale, dell’iter del progetto di raddoppio, richiederebbe spazio e tempo che qui non abbiamo. Si rischierebbe di perdere addirittura il filo del racconto per tutte le vicissitudini che si sono verificate nel tempo. Un’opera prevista dalla Legge Obiettivo, giudicata prioritaria e di interesse europeo, sulla quale si sono spesi fiumi di inchiostro e di parole in decine di convegni e sulla quale si sono esercitati, legittimamente, osservazioni e pregiudiziali di carattere territoriale e ambientale.
Intanto, su una linea dove saranno spese, per tutta la sua estensione, ingenti risorse per l’ammodernamento tecnologico, e che potrebbe garantire tempi di percorrenza più contenuti tra le città pugliesi e quelle del centro nord, continua a persistere il “collo di bottiglia” del binario unico.
Riteniamo sia giunto il momento che dalla fase progettuale si passi a quella realizzativa. Almeno per il lotto di competenza pugliese, tra Lesina e Ripalta, si deve passare alla cantierizzazione dell’opera.
Un Lotto per il quale, tra l’altro è previsto un tratto in sopraelevazione per scongiurare il blocco della circolazione in occasione delle esondazioni del fiume Fortore.
Gli organi preposti per il controllo e la gestione della spesa diano celermente il loro parere per sbloccare l’iter amministrativo.
Le Istituzioni Locali e Nazionali si assumano le loro responsabilità per superare e definire gli aspetti controversi che, finora, hanno impedito la realizzazione del raddoppio.
La linea Adriatica, per la sua intera estensione, rappresenta un tassello fondamentale della rete transazionale del trasporto su ferro e per le sue peculiarità è naturalmente vocata al dialogo con la modalità “mare” in un’area strategicamente posizionata nei traffici marittimi con l’intero Mediterraneo e Est Asiatico. Non c’è consentito aspettare ancora”.

Condividi