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Puglia. Metalmeccanici. Preoccupante l’attuale situazione dell’Ilva

Pubblicato il 4 Ago, 2017

4 agosto 2017. Il Segretario Generale Fim Cisl Taranto Brindisi, Valerio D’Alò, commenta l’attuale situazione di stallo all’Ilva di Taranto “Una gestione ibrida in cui il passaggio tra “uscenti” e “subentranti” causa incertezze e brusche frenate al rilancio dello stabilimento. Ci si trova di fronte a situazioni paradossali, in cui anche per evitare spese di esigua entità non vengono svolte manutenzioni fondamentali sia sotto il profilo della sicurezza sia dal punto di vista dell’operatività dello stabilimento, come verificatosi nell’area a caldo. Non comprendiamo le ragioni e la logica che porta a fermare i mezzi per mancanza di pezzi di ricambio da poche decine di euro (come più volte denunciato dalle RR.LL.SS.), per poi – a causa della indisponibilità degli stessi – affidare per il medesimo servizio grossi appalti incomprensibili a ditte esterne”.

“Contestualmente -prosegue- si frenano gli investimenti che potrebbero riavviare le linee dei tubifici, mettendo a rischio anche le certificazioni in possesso di Ilva per gli stessi. Non meno preoccupazioni destano le gestioni delle fermate per manutenzione, dove alle aziende viene commissionato un lavoro, che subisce importanti variazioni o riprogrammazioni in corso d’opera per mancanza di liquidità. Questo non fa che aggravare la condizione di precarietà e di incertezza, ulteriormente appesantita anche da pagamenti non proprio celeri da parte della attuale gestione Ilva, nei confronti delle aziende dell’appalto e dell’indotto, ormai in seria difficoltà. La mancanza di manutenzione fa si che si verifichino incidenti mai successi prima: le due rotture in tre giorni dei carri siviera. Non è accettabile che a pagare siano i lavoratori, prima con abbassamento dei livelli di sicurezza e poi con la cassa integrazione, quando la situazione raggiunge il limite. Leggiamo favorevolmente la volontà della cordata Am Investco di voler anticipare il crono programma sull’Aia, ma nello stesso tempo – in questa fase – non comprendiamo l’atteggiamento messo in campo dalla attuale gestione che va in tutt’altra direzione. A chi gestisce attualmente le sorti dell’Ilva -conclude- chiediamo di operare con cognizione e responsabilità, contribuendo a mantenere sempre e comunque gli impianti in sicurezza”.

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