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Emilia Romagna. Bilancio di sostenibilità: “Il valore del fare sindacato deriva anche da analisi come questa”

Reggio Emilia 31 ottobre 2017.  “L’anno scorso ai lavoratori reggiani e modenesi sono stati distribuiti complessivamente 87 milioni e 300 mila euro. Di questi, 56 milioni e 304 mila euro sono andati al settore manifatturiero, due milioni e 215 mila euro ai servizi, 28 milioni e 700 mila euro al settore pubblico” . l segretario generale Cisl Emilia Centrale, William Ballotta, commenta la pubblicazione del Bilancio di sostenibilità 2017 (esercizio 2016) che evidenzia, tra l’altro, la ridistribuzione di valore ottenuta dal sindacato grazie alla contrattazione nelle aziende. “Si tratta – prosegue il segretario generale – di un valore economico della tutela individuale e collettiva prestata ai lavoratori, sia iscritti che non iscritti. Si consideri che l’anno scorso i sindacalisti Cisl Reggio e Modena hanno seguito 2.660 aziende private e pubbliche attraverso 898 rsu e rsa (rappresentanti sindacali), siglando 387 accordi a favore di oltre 59.000 lavoratori”.
Il Bilancio di sostenibilità della Cisl Emilia Centrale sarà presentato ufficialmente giovedì 2 novembre al Best Western Classic Hotel di Reggio, con gli interventi di Piero Ragazzini, segretario nazionale Cisl, Giorgio Graziani, segretario generale Cisl Emilia-Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena e monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla. “In esso – prosegue Ballotta – numeri, infografiche e brevi testi mettono a fuoco il lavoro complessivo del sindacato, dei suoi 99 dipendenti/collaboratori e delle sue strutture”. Tra i numeri spiccano i 93.920 iscritti di cui il 52,42% donne: è la più grande struttura Cisl in Emilia Romagna, l’8^ in Italia. Le sue sedi operative sul territorio sono 49 e si suddividono in provinciali, comunali e di zona: tra le novità dell’ultimo anno la creazione delle macrozone, affini per contiguità territoriale e realtà produttive, di Carpi – Correggio (Area Nord) e Sassuolo – Scandiano (Pedemontana).
Letteralmente fotografate dal Bilancio di sostenibilità sono le attività delle 19 categorie di lavoratori, che mantengono una loro autonomia e sono suddivise in diversi settori: dal manifatturiero, ai servizi; dal settore pubblico a quello dei pensionati. Sono stati 800 mila gli euro recuperati dai 52 fallimenti trattati e 3,2 milioni di euro ottenuti grazie a 2.160 interventi di tutela individuale. Quindi le attività dei servizi offerti al cittadino che vanno dal patronato Inas, forte di 40 operatori, 49.262 pratiche gestite, che si occupano ad esempio di pensioni, assistenza socio-sanitaria, disoccupazione, al Caf (67.306 dichiarazioni reddituali), che svolge attività di consulenza su temi fiscali sociale e di Isee. In particolare i contribuenti reggiani e modenesi hanno ottenuto rimborsi per 39,2 milioni di euro, mentre ammontano a quasi 3,5 milioni di euro le imposte recuperate a favore dello Stato.
“E per mettere meglio a fuoco il futuro del sindacato – conclude il segretario generale William Ballotta – il Bilancio di sostenibilità della Cisl ha realizzato dei focus group, ascoltando i nostri principali portatori d’interesse, cercando di capire come siamo percepiti e su quali punti focalizzare le nostre risorse. Pari opportunità, gestione dei rapporti con i lavoratori, promozione dei valori della legalità, divulgazione di storie significative del mondo del lavoro sono i temi sui quali dovremo investire sempre di più per creare un futuro migliore e sostenibile”.

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