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Sardegna. Matta (Filca Cisl): “400 miliioni per opere pubbliche”

Pubblicato il 14 Mar, 2018

Sardegna, 14 marzo 2018. Ammonta a due miliardi e 400 milioni il “tesoretto” edile pronto per essere speso solo da interventi per opere pubbliche. 900 milioni sono già stanziati e appaltati per ammodernare la viabilità della nostra Regione. Ora si deve anche trasformare in lavoro l’accordo Governo/Regione del Luglio 2016 che per le infrastrutture stanziò 1500milioni di euro. Il segretario generale della Filca-Cisl, Giovanni Matta, richiama l’attenzione delle forze politiche sul lavoro edile, tema “ vero assente nell’attuale contesto politico e sociale sardo. Eppure paga alla crisi – dice il sindacalista – un prezzo decisamente pesante: nel corso del 2017 ha continuato a perdere occupati attestandosi su 21.785 unità. Erano 56 mila nel 2009: Con una perdita, in meno di dieci anni, di 34 mila posti di lavoro”. Le imprese non vanno meglio: solo nell’ultimo anno sono scomparse 220 unità produttive che si sommano alle oltre 5mila perse nel decennio precedente. Un ulteriore elemento negativo è dato dalla condizione del lavoratore. Mediamente un operaio edile lavora 861 ore l’anno con un reddito medio di € 8,600. “Una condizione che si commenta da sè e che rende esplicito lo stato in cui versa il settore. Occorrono nuove politiche per rilanciare l’edilizia affinchè – dice Matta – ritrovi la capacità anticiclica producendo lavoro in forme dirette e soprattutto innescando processi virtuosi in almeno altri 16 settori produttivi. Perché ciò accada occorrono strumenti finanziari e di governo orientati a dare impulso agli investimenti privati e nel contempo rilanciare il mercato delle Opere Pubbliche”. La Filca Cisl Regionale apprezza lo sforzo del Consiglio Regionale Sardo nel dare alla Sardegna un nuovo strumento di regolarizzazione degli appalti. “Vogliamo come Filca sottolineare che tale legge – aggiunge il segretario generale degli edili Cisl – da sola non basta a riqualificare e rilanciare il settore. Occorre sbloccare le risorse, pubbliche e private, e farle diventare quanto prima cantieri e quindi lavoro”. Il sindacato chiede che si traducano in cantieri i 450milioni del pacchetto infrastrutture messo a punto due anni fa dalla Giunta Regionale. “ E’ necessario però dare ossigeno all’Edilizia Privata. Da tempo, da troppo tempo, la Filca sollecita la Regione affinchè si doti di una nuova legge urbanistica in grado di accompagnare e supportare l’ammodernamento dell’Edilizia”. Il disegno di legge della Giunta, se approvato, avrebbe non solo sbloccato risorse importanti (circa 3miliardi) che i privati vorrebbero investire, ma anche contribuito a introdurre nel comparto edile una nuova qualità costruttiva, il recupero di materiali locali e di tecniche costruttive compatibili con l’ ambiente ed il territorio.

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