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Agroalimentare. ‘Le relazioni sindacali nell’industria alimentare 4.0’, convegno Cisl

Pubblicato il 11 Apr, 2018
11 aprile 2018. “Oggi circa un terzo del fatturato dell’agroalimentare nazionale è costituito da prodotti per i quali l’innovazione costituisce un fattore essenziale. Innovazione che funziona solo quando è connessa alla persona, alla sapienza del capitale umano, a obiettivi di sostenibilità e progresso sociale”. Così Luigi Sbarra, Segretario Generale della Fai Cisl, che ha partecipato in Abruzzo oggi al convegno regionale  ‘Le relazioni sindacali nell’industria alimentare 4.0’, promosso  dalla Cisl-Fai Abruzzo e Molise  a Pacentro.  

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“La sfida dell’innovazione è essenziale per ammodernare il tessuto industriale, recuperare pezzi di produttività e dare vigore a una competitività vitale nel contesto del mercato globale. La via è quella del sostegno al tessuto produttivo con investimenti pubblici e privati su ricerca e nuove tecnologie. Ma è altrettanto essenziale dare un volto umano e un governo etico a questo percorso, rilanciando una strategia che metta la persona al centro, ne sviluppi competenze e professionalità, ne esalti l’apporto e la partecipazione alle dinamiche d’impresa”.
L’aggiornamento della formazione professionale, in particolare, “diventa un obiettivo ineludibile”. La contrattazione, e in particolare la contrattazione di secondo livello, è per Sbarra, “strumento principe per realizzare questi obiettivi”. “Bisogna dirigere le risorse a disposizione su formule assicurino, insieme, concreti progressi per i lavoratori e vantaggi competitivi per le imprese”.
“Una grande novità che ci aiuta a perseguire questo obiettivo è la sigla con Confindustria del Patto per la Fabbrica, che aggiorna e rafforza il modello di relazioni industriali e sindacali su basi di maggiore efficienza, solidarietà e partecipazione. Dall’impegno che metteremo, dalla capacità di dare forma e sostanza alla nostra responsabilità, dipende l’opportunità di cogliere tutte le potenzialità di questa stagione, di migliorare le condizioni dei nostri lavoratori contribuendo a uno sviluppo nazionale che va conquistato, ma anche contrattato”, ha concluso Sbarra.
 

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