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Campania. Nella regione 200mila senza ammortizzatori sociali. Presidio di Cgil, Cisl, Uil in Regione: “Prolungare mobilità in deroga”

Napoli, 23 aprile 2018  – “La recente crisi che ha piegato il Paese, e ancor più la Campania, ci consegna una disastrata fotografia economica e sociale della nostra regione. Il Governo deve impegnarsi a ripristinare gli ammortizzatori sociali, la Regione a industrializzare nuovamente queste aree e quindi cominciare ad appostare risorse e pubblicare i relativi bandi che consentano agli imprenditori interessati di avviare nuovi insediamenti produttivi”. E’ quanto sottolinea Giuseppe Esposito,segretario della Cisl Campania  ricordando le ragioni che hanno portato oggi alla protesta degli ex lavoratori dell’area torrese-stabiese e che porterà domani a protestare quelli del bacino di crisi di Caserta e giovedì 26 aprile quelli di Avellino, Benevento e Salerno. “Circa 200 mila sono coloro che non percepiscono alcun sostegno reddituale nella  regione” spiega infatti Esposito ricordando che “la Regione Campania ha messo in atto una serie di misure di politiche attive che, a fronte degli sforzi fatti, hanno prodotto risposte inadeguate alla gravità della situazione soprattutto perché non affiancate da reali e concrete politiche di espansione produttiva. 

“La richiesta è quella del ripristino della mobilità in deroga o l’allungamento degli ammortizzatori sociali.Cos Tantissime le aziende che hanno chiuso e molte quelle che, pur facendo parte di gruppi industriali nazionali e internazionali, hanno ridimensionato le attività e di conseguenza l’occupazione. Lo scenario che ormai troppo spesso si presenta in Campania è quello di una diffusa desertificazione industriale. In questa situazione la scelta di ridurre prima e poi di eliminare del tutto le politiche passive (ammortizzatori sociali) è stata una scelta scellerata che ha prodotto effetti devastanti sulla vita di migliaia di lavoratori e di lavoratrici espulsi dai cicli produttivi” conclude.  

www.cislcampania.it

 

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