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Toscana. Sciopero e manifestazione domani a Carrara per dire basta agli incidenti nelle cave

Pubblicato il 14 Mag, 2018
14 maggio 2018. “Patente a punti per le imprese virtuose, formazione per i lavoratori, giro di vite sul rispetto delle misure di sicurezza, creazione di una filiera del marmo, pensione anticipata per gli addetti del settore. Sono le proposte che come Filca avanziamo da tempo per garantire la sicurezza nelle cave e fermare così questa inaccettabile scia di sangue sul lavoro”.  Così Simona Riccio, Segretaria generale Filca-Cisl Toscana, dopo il nuovo incidente mortale sul lavoro verificatosi in una cava di marmo a seguito del quale è stato indetto uno sciopero di 8 ore con manifestazione, in programma domani a Carrara,   Domani è previsto uno sciopero di 8 ore con una manifestazione nel cuore di Carrara: è la risposta dei sindacati al nuovo, drammatico incidente mortale di venerdì scorso, che è costato la vita ad un operaio. Nella provincia di Massa-Carrara operano nel settore lapideo 1.765 addetti in 173 aziende. Nel decennio 2006-2015 ci sono stati ben 1.145 infortuni, in pratica uno ogni due giorni, considerando che si lavora 250 giorni l’anno. Numeri drammatici che testimoniano la gravità e la diffusione di questo fenomeno. Uno dei problemi è sicuramente rappresentato dall’invecchiamento della forza lavoro, unita alla presenza di macchinari sempre più veloci: le nostre richieste mirano a permettere l’anticipo pensionistico per i lavoratori più anziani, consentendo così l’ingresso di giovani motivati e con una adeguata formazione legata alla sicurezza. La Patente a punti, inoltre, escluderebbe dal mercato le realtà nelle quali si verificano più incidenti, premiando così le aziende virtuose. Chiediamo inoltre alle istituzioni preposte una verifica attenta e puntuale del rispetto della sicurezza sui luoghi di lavoro, e riteniamo che siano necessarie la formazione continua per i lavoratori, la presenza di responsabili della produzione e della sicurezza per ogni cava e non solo di bacino, la valutazione caso per caso del rilascio o della proroga delle concessioni, valutando la presenza di imprese con requisiti giuridici e patrimoniali adatti. Infine ci vogliono garanzie che le lavorazioni del marmo in filiera siano operate nel distretto locale. È solo intervenendo con decisione e determinatezza che sarà possibile assicurare agli addetti delle cave un lavoro sicuro e dignitoso. E’ per questo motivo che domani il settore si fermerà, anche in segno di cordoglio per la scomparsa del lavoratore e per chiedere interventi rapidi ed efficaci. Non è la prima volta che ricorriamo allo sciopero, lo riteniamo un gesto di rispetto nei confronti della vittima e vogliamo che sulla vicenda restino accesi i riflettori, pretendiamo che si parli di sicurezza sul lavoro sempre, non soltanto quando ci sono le disgrazie.
 

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