Lombardia. Logistica, Xpo di Trezzo sull’Adda annuncia 15mila esuberi a causa dei continui blocchi delle merci ad opera dei sindacati autonomi

Pubblicato il 6 Lug, 2018

Milano, 6 luglio 2018 – Grande partecipazione al presidio per la difesa del lavoro che questa mattina si è tenuto davanti alla Xpo di Trezzo sull’Adda. Circa 200 lavoratori hanno partecipato e ribadito il loro secco no ai blocchi delle merci in entrata e uscita che nelle ultime settimane sono stati ripetutamente organizzati dai sindacati autonomi. Nel solo mese di giugno i blocchi sono stati 5. “Picchetti effettuati in modo violento da persone estranee all’impianto, con obbiettivi che non riguardano la sede di Trezzo e che infatti non trovano condivisione da parte dei lavoratori – affermano Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti Lombardia -. Siamo di fronte ad una situazione di piena emergenza. L’azienda mercoledì ci ha comunicato l’intenzione di avviare le procedure di licenziamento collettivo per circa 15 persone come conseguenza della formale disdetta dei contratti con due clienti del deposito. Temiamo l’effetto domino”. I sindacati evidenziano il rischio concreto che altri clienti disdettino i contratti, con conseguenti ulteriori procedure di licenziamento. “I lavoratori sono molto allarmati per il potenziale rischio di perdita del posto di lavoro – affermano Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti Lombardia – e sono intenzionati, non appena il prossimo blocco si verificherà, ad uscire fuori dai cancelli aziendali per fare allontanare le persone che bloccano l’entrata e l’uscita dei camion, a difesa della loro occupazione e delle leggi vigenti”. La tensione tra i lavoratori e coloro che effettuano i picchetti è ormai giunta al limite. Fit, Filt e Uiltrasporti nei giorni scorsi hanno chiesto un intervento delle istituzioni ed oggi rilanciano la necessità di non abbassare il livello di attenzione. Questa mattina i sindacati autonomi non si sono presentati, ma si temono ulteriori blocchi nei prossimi giorni. Alla Xpo lavorano, tra diretti e cooperative, circa 220 lavoratori.

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