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Programmazione transitoria flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2016

Pubblicato il 3 Feb, 2016

Nella Gazzetta Ufficiale del 2 febbraio u.s. (v. allegato 1) è riportato il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre 2015 relativo alla Programmazione transitoria dei flussi di ingresso per i lavoratori non comunitari per l’anno 2016 che accorpa i due Decreti, quello stagionale e quello non stagionale, che solitamente venivano pubblicati separatamente e in momenti diversi. Tale nuova modalità era stata anticipata ai Sindacati nel corso dell’ultimo incontro in materia di immigrazione e Decreti Flussi avuto nell’autunno scorso presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il Decreto, che contiene anche i termini di presentazione delle domande, prevede ingressi per circa 30.000 quote suddivise tra lavoratori subordinati non stagionali, autonomi, stagionali e conversioni. Le quote destinate al lavoro stagionale sono 13.000 delle quali 1.500 riservate all’ingresso di lavoratori stagionali già precedentemente impiegati in Italia per almeno due anni consecutivi e per i quali può essere richiesto il permesso di soggiorno per lavoro pluriennale. Le restanti riguardano i lavoratori provenienti da Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan Ucraina, Tunisia.

I lavoratori non stagionali subordinati e quelli per lavoro autonomo, circa 3.600, che potranno fare il loro ingresso in Italia sono invece così ripartiti:

a) 100 lavoratori stranieri di origine italiana da parte di almeno un genitore fino al terzo grado e residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile;

b) 100 lavoratori non comunitari che abbiano partecipato ad Expo 2015;

c) 1000 cittadini non comunitari che abbiano completato programmi di studio, formazione e tirocinio nei Paesi d’origine;

d) 2.400 lavoratori autonomi a loro volta ripartiti in:

“imprenditori” con un capitale da investire non inferitore a 500 mila euro e che prevedono l’impiego e quindi la creazione di almeno 3 nuovi posti di lavoro;

liberi professionisti;

titolari di cariche societarie come da Decreto ministeriale n°850 dell’11 maggio del 2011;

artisti di chiara fama e/o di alta e nota qualificazione, ingaggiati da enti pubblici o privati;

cittadini che intendono costituire imprese start-up innovative ai sensi della legge 221/2011.

Per quanto concerne invece le conversioni di permessi di soggiorno precedentemente rilasciati con altre motivazioni, in permessi di soggiorno per lavoro autonomo e subordinati non stagionali nonché i subordinati stagionali le 14.250 quote sono così ripartite:

Conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato:

a) 4.600 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;

b) 6.500 permessi di soggiorno per studio e tirocinio e formazione;

c) 1.300 permessi di soggiorno CE rilasciati da un altro stato membro a favore di cittadini provenienti da Paesi terzi;

La conversione dal permesso di soggiorno precedentemente rilasciato con altra motivazione a quello per lavoro autonomo prevede invece:

a) 1.500 permessi per studio, tirocinio e formazione;

b) 350 permessi di soggiorno CE rilasciati da un altro stato membro a favore di cittadini provenienti da Paesi terzi.

Per quanto riguarda inoltre la modulistica e le modalità di presentazione delle istanze che, come gli anni precedenti, saranno espletate online attraverso il sito del Ministero dell’Interno, si può consultare la circolare congiunta Interno/Lavoro (v. allegato 2).

Per quanto concerne le pratiche inerenti le conversioni e i permessi di soggiorno non stagionali potranno essere inviate a partire dal 9 febbraio p.v, ma la loro compilazione potrà avvenire già dal 3 febbraio.

Le istanze riguardanti invece i permessi per lavoro stagionale potranno essere compilate dal prossimo 10 febbraio e inviate a partire dal 17.

Per la Cisl, il Patronato Inas e l’Associazione Anolf sono i punti di riferimento sui territori per fornire informazione e assistenza agli utenti interessati.

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