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Emergenza Coronavirus. Sottoscritto il Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità Universitaria

Pubblicato il 5 Mag, 2020

“Con la firma di ieri – spiega la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan –  è stata finalmente completata la necessaria inclusione dei policlinici universitari e di chi vi è impegnato a vario titolo nelle previsioni di profilassi già previste con i precedenti protocolli dei mesi di Marzo ed Aprile. La specificità e la valenza dei policlinici e dei lavoratori che vi operano, infatti, rischiava di essere trascurata, sia rispetto alle misure di sanificazione e di attenzione preventiva delle strutture  che in ordine ai gravissimi rischi personali di esposizione al contagio. Tutti coloro che lavorano nei policlinici universitari di cui all’art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs. 517/99 sono infatti adesso – ferme restando le ovvie differenziazioni economico-giuridiche di inquadramento – equiparati nel rischio e nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto al personale operante nelle aziende sanitarie del resto del Paese, già tutelate con l’analogo Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità del 25 Marzo scorso, pur restando la potestà organizzativa nella piena competenza delle singole e separate parti datoriali, previo il confronto previsto con le organizzazioni sindacali”.

“Con l’apposizione delle firme del Ministro dell’Universitá e della Ricerca e del Ministro della Salute,  – si legge nella nota congiunta di Cisl, Cgil, Uil confederali e di categoria – è stata perfezionata la sottoscrizione del “Protocollo per la prevenzione e sicurezza dei lavoratori della Sanità Universitaria in ordine all’emergenza da “Covid-2019”.
L’intesa raggiunta lo scorso 23 aprile sul ‘Protocollo Nazionale per garantire sicurezza e salute nei luoghi di lavoro” segna un momento molto qualificante nelle relazioni tra le OO.SS. CGIL, CISL e UIL confederali e di categoria e i Ministeri dell’Università e della Ricerca e della Salute, perché attraverso la sottoscrizione del predetto Protocollo le parti hanno inteso perseguire significativi obiettivi di primario interesse sia per la sicurezza dei lavoratori della Sanità Universitaria che per tutta la collettività.
Nell’evidenziare la specificità e peculiarità dei nosocomi di formazione universitaria, l’accordo prevede, infatti, l’estensione delle misure di protezione e prevenzione definite per i lavoratori del SSN con il Protocollo del 25 marzo u.s. al personale della Sanità Universitaria, ai medici in formazione specialistica e ai tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché introduce una serie di azioni che costituiscono il presupposto per il potenziamento dell’offerta formativa delle Università in campo medico e sanitario che necessita di una specifica attività assistenziale inscindibile da quella didattica e di ricerca, indispensabile per rispondere adeguatamente alle reali esigenze del Paese di figure professionali sanitarie per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini” conclude la nota.

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