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8 marzo e parità di genere. Enzo Pelle (Filca-Cisl): “Incentivi mirati per chi assume donne in edilizia, nei cantieri il lavoro femminile fa la differenza”

Pubblicato il 7 Mar, 2024

Un incentivo per chi assume donne nei cantieri: lo propone la Filca-Cisl, il sindacato delle costruzioni, che ha il maggior numero di iscritti in edilizia-industria. “La nostra intenzione – spiega Enzo Pelle, segretario generale della categoria – è di colmare il profondo gap lavorativo tra lavoro maschile e lavoro femminile in edilizia, settore in cui il 97,5% degli occupati è rappresentato da uomini. Includere le donne permetterebbe di qualificare e arricchire tutto il comparto delle costruzioni: edilizia vuol dire rigenerazione urbana e sostenibilità, che comincia dalla periferie ma riguarda tutto il territorio. Le donne devono essere coinvolte nell’intero ciclo delle costruzioni, dalla progettazione alla realizzazione, e per concretizzare questa condizione – spiega Pelle – proponiamo alla politica una misura per il settore che sia mirata, chiara e lineare: il totale esonero contributivo per chi assume donne in edilizia e una misura addizionale di un ulteriore 30% rispetto agli incentivi già esistenti, per due anni, anche a costo di andare oltre il 100%”. L’interesse delle donne verso l’edilizia e i cantieri sembra crescere: nel 2022 la presenza femminile alle attività del Formedil, l’Ente bilaterale di formazione e sicurezza, ha fatto registrare un interessante 5,7% (9.297 allieve formate), con un aumento considerevole di “corsiste” soprattutto nelle regioni del nord. L’Europa e gli Stati Uniti sembrano molto sensibili a questo tema, con progetti e campagne ad hoc. “Mai come oggi – aggiunge il sindacalista della Cisl – nel settore abbiamo bisogno di una edilizia moderna e qualificata, innovativa e tecnologica, sostenibile, sicura e per questo inclusiva delle donne. Ripensare le città, rigenerare i centri storici, progettare e costruire gli spazi del domani sono azioni in cui la mente e le mani delle donne possono davvero fare la differenza qualitativa”, conclude Pelle.

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