Il leader dell’associazione cislina rieletto all’unanimità: “Una rete nazionale dei giovani agricoltori italiani ed europei come luogo di confronto e formazione”
Si è svolto oggi a Bologna il secondo Congresso nazionale di Terra Viva Cisl, l’associazione affiliata alla Fai-Cisl in rappresentanza di 32mila produttori agricoli associati: l’assemblea ha confermato all’unanimità Claudio Risso Presidente nazionale, mentre gli eletti vicepresidenti sono Thomas Alba e Giovanni Lo Bello, assieme a Mohamed Saady e Massimiliano Albanese, nominati dalla Fai Cisl.
L’evento, con il titolo “Coltiviamo il futuro: impresa, partecipazione, sostenibilità”, è giunto a conclusione di 18 congressi regionali e un lungo percorso di confronto dell’associazione cislina con il mondo agricolo su tutto il territorio nazionale. Hanno aperto i lavori i Segretari generali regionali della Fai e della Cisl, Daniele Saporetti e Filippo Pieri, e il Presidente di Terra Viva Emilia Romagna, Giovanni Gobetti. A seguire, la relazione del Presidente Claudio Risso, che ha evidenziato come l’agricoltura italiana sia candidata a guidare le transizioni attuali, ambientale, energetica, digitale, generazionale, purché abbia adeguati strumenti di sostegno, formazione, tutela del reddito: “La transizione ecologica – ha detto Risso – si fa con gli agricoltori, non contro di loro. La transizione energetica in agricoltura va trasformata in opportunità di crescita economica attraverso un uso intelligente dell’energia e delle risorse naturali, è una realtà che già coinvolge migliaia di aziende in Italia, con il biologico che cresce, l’export sostenibile si rafforza, si aprono filiere: biogas, fotovoltaico, agri voltaico, comunità energetiche, gestione sostenibile dell’acqua rappresentano le leve su cui costruire un nuovo modello agricolo, capace di produrre cibo ma anche energia e benessere per i territori”.
Per Risso, “va sostenuta la ricerca e la sperimentazione di varietà migliorate anche con le Tea, tecniche di evoluzione assistita, che nulla hanno a che vedere con gli Ogm, per affrontare le sfide climatiche e della sostenibilità ambientale”, inoltre “va riconosciuto il valore strategico della biodiversità agricola, volto della nostra storia ma anche la chiave in alcune aree per affrontare il futuro, mettendo chi coltiva nelle condizioni di creare il giusto reddito”.
Tema prioritario nella relazione di Risso, anche quello del ricambio generazionale: “I giovani imprenditori agricoli – ha sottolineato – adottano tecnologie avanzate per il monitoraggio delle colture e la gestione dell’irrigazione, piattaforme digitali per la vendita diretta, un approccio e un’attenzione alla sostenibilità, che non solo ottimizza i processi produttivi, ma migliora la qualità e la tracciabilità, aumentando il valore dei prodotti, incontrando le richieste dei consumatori. Occorre agire sui fattori che ostacolano il ricambio generazionale a partire dall’accesso alla terra, le difficoltà di accesso al credito, la burocrazia e la bassa marginalità economica che scoraggiano l’avvio di nuove
imprese”. In proposito Claudio Risso ha anche annunciato che Terra Viva, “consapevole delle sue radici e dell’eredità politica da valorizzare, un cammino lungo 70 anni, da Giulio Pastore in avanti, costruirà una rete nazionale dei giovani agricoltori italiani ed europei come luogo di confronto, formazione e innovazione, valorizzando le storie di successo dei giovani imprenditori associati”.
Tra i temi affrontati nel dibattito, con dirigenti e operatori da tutta Italia, anche quelli della nuova Pac, del Pnrr, le leggi sul biologico e sulla figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio, la proposta di legge per un’agricoltura contadina, gli investimenti sull’agro solare da rendere più efficaci, più semplici, più equi.
All’interno del Congresso, svolto nello spazio DumBO di Bologna, si è tenuta anche la tavola rotonda dal titolo “Per una nuova agricoltura: tra innovazione, transizioni e riconoscimento sociale”, con il contributo del Senatore e Commissario alla Ricostruzione Post Sisma Guido Castelli e gli interventi di Gabriele Canali, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Mario Braga, Presidente Nazionale del Collegio dei Periti Agrari, Onofrio Rota, Segretario Generale della Fai Cisl, Don Bruno Bignami, Direttore Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il Lavoro della Cei, e in conclusione un messaggio del Prof. Renato Brunetta, Presidente del Cnel.