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Arcelor Mittal/Ilva. Fim Cisl: “partiamo con il piede sbagliato, il consiglio di fabbrica non si tocca”

Pubblicato il 7 Mag, 2019

Roma, 7 maggio 2019 – L’azienda tramite una semplice comunicazione verbale con gli addetti alla vigilanza ha comunicato di volere trasferire l’attuale sede del Consiglio di Fabbrica sita all’ingresso
dello stabilimento e facilmente raggiungibile anche dai lavoratori attualmente in Amministrazione straordinaria che non possono entrare in fabbrica, all’interno dello stabilimento.
E’ un atto e una scelta quella di Arcelor Mittal che consideriamo molto grave sia per metodo che per il merito, su cui non resteremo con le mani in mano.
Il consiglio di fabbrica rappresenta ancora oggi un punto di riferimento importante per tutti i lavoratori non solo di ArcelorMittal ma anche di quelli ancora
in ILVA in amministrazione straordinaria e per i quali ricordiamo l’impegno sottoscritto il 6 settembre 2018 di ricollocazione entro la fine del piano industriale.
Non ci siamo, Arcelor Mittal parte col piede sbagliato se queste sono le relazioni industriali che intende intrattenere non ci siamo.
Le buone relazioni sindacali sono essenziali per un modello partecipativo che come Fim rivendichiamo da sempre.
Se oggi l’azienda pensa di dare uno schiaffo ai lavoratori noi non lo permetteremo, il Consiglio di fabbrica deve restare dove si trova accessibile a tutti i lavoratori anche se una parte del sindacato si è già trasferita.
Saremo intransigenti su tutta la linea e non faremo sconti su nulla l’azienda deve mantenere gli impegni presi su produzione, su bonifiche (come la centrale elettrica) sugli investimenti necessari per Genova e

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