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Automotive. Uliano (Fim Cisl): “Bene incentivi all’acquisto.Il 27 maggio il Ceo Tavares risponda ai sindacati su nuovi modelli e volumi per stabilimenti italiani”

Pubblicato il 25 Mag, 2024

Il Segretario generale della FIM Ferdinando Uliano intervendo questa mattina a Giornale Radio sulla questione incentivi auto pubblicati in Gazetta Ufficiale questa settimana ha sottolineato come:  “finalmente gli incentivi sono stati pubblicati in Gazzetta e disponibili per chi vuole acquistare una nuova auto o un usato meno inquinante. Certo precisa il Segretario generale FIM – arrivano con un ritardo di mesi rispetto agli annunci,  ma sono positivi. Grazie alla modoluzazione degli stessi fatta con noi si incentivano senza violare le regole europee sulla concorrenza le produzioni italiane di auto senza impattare su normativa europee, e questo porterà beneficio anche all’occupazione, riducendo uso di cassa integrazione”.

Sulla notizia dell’acquisizione da parte di Stellantis di una quota di Leapmotor per la produzione di auto cinesi anche in Italia, dice Uliano – è una  strategia messa in campo anche da altre multinazionali del settore, ma dobbiamo fare attenzione precisa, bisogna impedire il dumping delle produzioni cinesi, il libero mercato di fatto non esiste, non ci sono le stesse condizioni sociali, di diritti di lavoro e produttive nel rispetto dell’ambiente. Sull’invasione di veicoli cinesi vanno messi dei vincoli perché altrimenti rischiamo di  distruggere in poco tempo un settore industriale e lavorativo con oltre un secolo di storia. “Bisogna definire una linea rispetto alle produzioni cinesi, non solo di automotive, penso anche alla siderurgia – dice Uliano – in Europa si produce con standard sociali e ambietali elevati, che impattano sui costi finali, non possiamo permetterci un’invasione di prodotti a basso costo frutto di dumping ambientale e sociale”. Poi per quanto ci riguarda – dice Uliano –  rispetto a Stellantis, per noi restano fondamentali gli impegni presi dal Gruppo nei nostri incontri al MIMIT di raggiungere 1 milioni  di veicoli entro il 2030.” Nell’incontro che avremo come sindacati nazionali con il Ceo Carlos Tavares di lunedì 27 maggio, pretenderemo coerenza con risposte precise su modelli e volumi per tutti gli stabilimenti italiani.

Quando si fa una scelta ecologica – conclude il leader FIM – va fatta anche una scelta di sostenibilità sociale, per questo, bisogna però lavorare per sostenere e incentivare la transizione dell’intera filiera della componentistica auto del nostro Paese che rappresenta il grande valore aggiunto delle produzioni.

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