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Banche, anche nel 2024 volano gli utili. Proventi operativi in crescita rispetto al quarto trimestre del 2023. Cala ancora il numero degli sportelli e dei lavoratori. Analisi della Fondazione Fiba di First Cisl

Pubblicato il 9 Mag, 2024

Nel primo trimestre del 2024 le prime cinque banche italiane hanno realizzato oltre sei miliardi di utili. Cala ancora il cost/income e aumenta la produttività. Rispetto ad un anno fa diminuiscono gli sportelli ed il numero dei lavoratori. Dall’analisi sulle dinamiche della patrimonializzazione degli ultimi cinque anni emerge che il rafforzamento è venuto dal calo delle attività ponderate per il rischio e dei prestiti, mentre la più elevata redditività è stata impiegata per remunerare gli azionisti con dividendi e buyback

Ricavi ancora in crescita per le prime cinque banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps, Bper) nel primo trimestre del 2024. I proventi operativi fanno segnare un aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il margine d’interesse (+ 15%) traina i conti insieme alle commissioni nette (+ 4,9%) e spinge l’utile netto a 6 miliardi (+ 25,1%). La redditività beneficia anche del basso livello del costo del rischio (appena 22 punti base, con l’Npl ratio netto stabile all’1,4% e il peso dei crediti in bonis stage 2 sui crediti alla clientela in contrazione dal 12,3% al 10,8%): il Roe annualizzato passa dal 12,5% al 14,7%.

In parallelo continua la discesa dei costi. Il cost/income si attesta al 39,8% dal 43,1% di un anno fa (con una media stimata al 53,7% per le 15 maggiori banche europee), dato cui contribuisce la riduzione degli sportelli (- 558 pari al 4,6%) e dell’occupazione (-6504, pari al 2,8%). Cala anche il rapporto tra costo del personale e proventi operativi (dal 26,6% al 24,8%). Balza in avanti la produttività: margine primario per dipendente (+ 14,5%) e risultato di gestione per dipendente (+ 19,4%) dimostrano il contributo determinante del lavoro. L’incremento di produttività risulta multiplo rispetto alla variazione del costo del personale pro capite, in crescita del 5,4%, che incorpora gli effetti del contratto nazionale rinnovato a fine 2023. 

Rispetto all’ultimo trimestre del 2023 si conferma la crescita del totale dei proventi operativi (+4,4%) con un forte incremento delle commissioni nette (+9,8%) e una lieve contrazione degli interessi netti (-1,4%). Si registra rispetto al 31/12/2023 una sostanziale stabilità degli impieghi e una crescita sia della raccolta diretta (+ 0,8%) che indiretta (+ 4,4%).

Gli straordinari risultati del primo trimestre non si riflettono tuttavia sulla patrimonializzazione, che rimane stabile, con un Cet 1 ratio attorno al 15% grazie al contenimento delle attività ponderate per il rischio (- 0,6%). E’ quanto emerge dall’analisi (in allegato le tabelle) condotta dalla Fondazione Fiba di First Cisl.

Patrimonializzazione in linea con l’Europa grazie al calo delle attività ponderate per il rischio

Analizzando il Cet1 ratio delle banche significant europee, vale a dire il rapporto tra capitale di migliore qualità (Cet 1) e attività ponderate per il rischio (Rwa), è possibile rilevare che tra il 2019 e il 2023 il gap a sfavore delle banche italiane, pari ad un punto, si è annullato (in allegato l’analisi integrale). 

CET1 ratio20232022202120202019
EUROPA (SSM) 15,73%15,39%15,60%15,65%14,94%
GERMANIA16,57%15,69%15,37%15,87%15,00%
SPAGNA12,67%12,60%12,80%12,91%12,21%
FRANCIA15,95%15,43%15,94%15,92%14,94%
ITALIA15,90%15,70%15,31%15,50%13,95%

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