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Banche. First Cisl: “Ritardi su cig e prestiti non devono scaricarsi sui lavoratori”

Pubblicato il 22 Apr, 2020

Roma,  22 aprile 2020. “L’ ufficio parlamentare di bilancio paventa una riduzione del Pil del 15% nel primo semestre dell’anno e un picco di ore di cassa integrazione triplo rispetto alla crisi del 2009. Nonostante ciò su anticipo della cassa integrazione ai lavoratori e prestiti alle imprese siamo ancora in mezzo al guado”. A dichiararlo è il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani.
“La convenzione tra Abi e Inps sull’anticipo della cig – prosegue il leader dei bancari Cisi- non viene applicata in modo omogeneo. Abbiamo notizia di alcune banche che, pur avendo aderito, non hanno neppure emanato le circolari operative interne. E’ un fatto di eccezionale gravità. Questo non è il momento della retorica, non basta ripetere che nessun sarà lasciato indietro: servono fatti. Per questo è necessario che le banche si ispirino ad un’autentica responsabilità d’impresa, esercitando la loro funzione sociale”.
“Si avanza troppo lentamente anche riguardo ai prestiti alle imprese fino a 25mila euro, nonostante le garanzia al 100% dello Stato . La verità è che siamo molto lontani dall’obiettivo annunciato di garantire i fondi in 24 ore”.
“Il risultato di queste inefficienze – conclude Colombani – è che sale la pressione sui lavoratori delle banche, costretti a fronteggiare proteste e minacce da parte della clientela per ritardi che non dipendono certo da loro. Quello di cui c’è bisogno sono procedure interne in grado di mettere i bancari nelle condizioni di fornire risposte a famiglie e imprese al riparo da qualsiasi rischio”.

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