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Blutec. Fim Cisl: “Non c’è più tempo da perdere, il processo di reindustrializzazione deve essere attivato concretamente”

Pubblicato il 7 Apr, 2022

Si è tenuto oggi, 7 aprile, presso il Mise, un incontro in modalità mista per Blutec in AS. Erano presenti le organizzazioni sindacali i Commissari straordinari, alcune istituzioni locali e i Rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico. I commissari hanno rappresentato l’avanzamento del piano di cessione dei vari asset e la possibilità che le differenti divisioni trovino un acquirente che dia una risposta occupazionale a tutti i lavoratori. “Nessun passo avanti, solo occasioni mancate” sottolineano Ferdinando Uliano, Segretario nazionale Fim Cisl e Antonino Nobile, Segretario generale Fim Cisl  Palermo-Trapani in una nota che così prosegue:
“Ad oggi una soluzione pare possibile solo per il ramo Chemical e una piccola parte dei lavoratori del ramo Engineering.  Abbiamo ribadito ai commissari e alle istituzioni che per questi due rami bisogna agire per trovare una soluzione positiva per tutti i lavoratori.

Per il Ramo Lighting di Asti invece è andato deserto l’ultimo bando per la cessione dell’azienda. Questo sembra sia stato determinato dalla mancanza di “rassicurazioni” da parte di Stellantis ad una realtà imprenditoriale che aveva mostrato un iniziale interessamento. In attesa della pubblicazione di un nuovo bando, abbiamo chiesto che il MiSE di intervenire anche su Stellantis affinché possa dare le giuste garanzie in tal senso.

I timori più grandi rimangono sul sito di Termini Imerese termitano. Nessun passo avanti per il sito che ha visto sfumare anche possibili interessamenti da parte di Terna per alcune aree su quale potersi insediare nell’ambito del programma Tyrrhenian Link. L’interessamento è stato chiarito, non avrebbe coinvolto nessuno dei lavoratori ma soltanto la compravendita di alcune aree. E’ necessario sottolineare però come la vicenda poteva avere risvolti positivi e importanti per la vertenza in quanto, anche a detta dei commissari, le risorse potevano essere usate per accompagnare parte dei lavoratori alla pensione diminuendo il numero dei lavoratori da ricollocare, a nostro avviso elemento chiave per la risoluzione della vertenza.

Riteniamo grave il silenzio delle istituzioni e della politica sulla questione Terna che poteva rappresentare un passo avanti sulla vertenza e che come organizzazioni sindacali abbiamo appreso soltanto oggi. Abbiamo ribadito con forza e determinazione la necessità di attivare con le istituzioni un processo concreto di reindustrializzazione dell’area ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec. Riteniamo che non ci sia una volontà politica chiara del Governo di farsi carico del processo necessario per salvare i 590 lavoratori Blutec e dell’indotto dal licenziamento, che deve compiersi entro 1 anno e mezzo. La percezione al tavolo è l’abbandono da parte delle istituzioni a partire da quelle Siciliane, ancora una volta assenti al tavolo. Se si pensa che tutto venga lasciato solo all’attività dei commissari, si sta decidendo il totale fallimento del progetto e il venir meno degli impegni presi nelle sedi istituzionali. Se tutto questo immobilismo istituzionale e politico continuerà a persistere, come organizzazione sindacale metteremo in campo tutte le iniziative di lotta necessarie e chiameremo in campo le forze politiche, a partire da quelle siciliane che ad oggi sembrano impegnate solo alla campagna elettorale in corso. L’accordo di programma con le risorse destinate alla rioccupazione dei lavoratori deve essere riattivato dalle istituzioni senza perdere ulteriore tempo. E’ indispensabile infine, che tutti i soggetti, a partire dalle istituzioni, si attivino responsabilmente e in tempi brevi alla ricerca di una soluzione positiva per i lavoratori Blutec di Termini Imerese e dell’indotto. In chiusura dell’incontro si è deciso di procedere alla richiesta di convocazione del Tavolo Regionale e all’attivazione di un gruppo di coordinamento sulla vertenza a livello ministeriale”.

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