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Cancer Plan e consumo vino. Russo (Terraviva Cisl): “Bene le correzioni alla relazione BECA, con voto positivo agli emendamenti De Castro e Dorfmann per tutelare vino italiano e europeo senza abbassare i riflettori sulla lotta contro il cancro”

Pubblicato il 16 Feb, 2022
“Importante aver chiarito e ribadito la distinzione tra “abuso” e “consumo” di vino e altre bevande alcoliche. La strategia di lotta al cancro e di accesso alle cure non deve passare attraverso una pesante penalizzazione di uno dei settori strategici per il Made in Italy, l’export e la più complessiva economia europea legata alla filiera vitivinicola. E’ importante sensibilizzare a un consumo responsabile di un prodotto che rappresenta una delle eccellenze nella dieta mediterranea, considerata un modello alimentare che contribuisce, tra le altre cose, alla prevenzione di molte patologie. Un ottimo lavoro di squadra dei nostri parlamentari Paolo De Castro e Herbert Dorfmann.”
Questo il commento di Claudio Risso, Presidente di Terra Viva Cisl, associazione che rappresenta oltre 32mila aziende e piccoli imprenditori agricoli italiani, dopo che il Parlamento Europeo, nella plenaria di ieri a Strasburgo, ha detto sì, a maggioranza, agli emendamenti presentati da Paolo De Castro ed Herbert Dorfmann alla relazione della Commissione speciale per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia.
“Gli emendamenti accolti hanno inoltre scongiurato l’ipotesi di imporre sistemi di etichettatura fuorvianti con messaggi che alimentano atteggiamenti di paura più che di un consumo responsabile, evitando così che le imprese del settore vengano escluse dalla collaborazione con importanti attività ed eventi come quelli sportivi. E’ una decisione che potrà tornare utile anche nel dibattito sul sistema complessivo di etichettatura di tutto l’agroalimentare. Ora è importante proseguire nella lotta contro il cancro – prosegue Risso – che passa anche attraverso un’agricoltura sostenibile, etica, prodotti certificati e di qualità, che tutelino la salute dei consumatori senza penalizzare la nostra economia e il Made in Italy dell’agroalimentare”.

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