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Contratti terziario. Coordinamento delegate e delegati Cisl a confronto su trattative di rinnovo dei Ccnl Tds, ADMO e distribuzione cooperativa

Pubblicato il 27 Giu, 2023



La Fisascat Cisl chiama a raccolta le delegate e i delegati del terziario distribuzione e servizi, della distribuzione moderna organizzata e della distribuzione cooperativa. Uno spaccato economico che ricomprende anche i lavoratori dell’Ict e figure dell’e-commerce, oltre alle figure più tradizionali, come gli addetti alle vendite, cassieri e magazzinieri.Al vaglio del Coordinamento indetto della federazione cislina, i lunghi mesi di trattativa per delineare il percorso di rinnovo contrattuale tra luci ed ombre, con un focus sulle richieste provocatorie formulate da talune associazioni imprenditoriali di settore sulla drastica riduzione di istituti normativi a contenuto economico di impatto notevole sulle condizioni di vita e di lavoro di oltre 3,5 milioni di lavoratrici e lavoratori impiegati nelle attività commerciali e nelle imprese di servizi.«Oggi, con la nostra prima linea, opereremo un approfondimento a tutto tondo sulle condizioni nelle quali stiamo tentando di portare avanti un confronto negoziale fra i più complicati mai vissuti nella storia della contrattazione nazionale del terziario di mercato» ha stigmatizzato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini. «Siamo certi che un maggiore coinvolgimento degli addetti del macro settore terziario – ha aggiunto il sindacalista – possa agevolare la ripresa reale di un confronto finalizzato a dare le risposte ai bisogni originati dal lungo lasso temporale intercorso dagli ultimi rinnovi contrattuali e a più di tre anni e mezzo dalla scadenza dei Ccnl».«Il tempo è scaduto – ha concluso Guarini – Non è più procrastinabile il rinnovo dei quattro contratti collettivi nazionali del settore della distribuzione commerciale, per dare in primis risposte apprezzabili in termini salariali a chi quotidianamente si spende in maniera generosa nei luoghi di lavoro e deve confrontarsi con dinamiche di prezzo, anche di beni di prima necessità, ormai fuori da ogni controllo».

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