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Contratti terziario. Domani in piazza Lucio Dalla a Bologna l’assemblea intersettoriale unitaria dei sindacati e oltre 7 milioni le lavoratrici e i lavoratori del commercio, turismo e servizi in attesa dei rinnovi dei Ccnl scaduti

Pubblicato il 20 Lug, 2023



Tutto pronto per la grande assemblea intersettoriale unitaria indetta per domani a Bologna dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per dire tutti insieme che #IlContrattoCiSpetta!L’appuntamento è alle 9.30, in piazza Lucio Dalla, dove saranno chiamati a raccolta oltre 1.000 delegate e delegati da tutta Italia per sollecitare un avanzamento dei negoziati per giungere intempi brevi al rinnovo dei Contratti nazionali scaduti nel terziario di mercato, denunciare lo stallo delle trattative e l’ormai insostenibile situazione in cui versano gli oltre 7 milioni di lavoratrici e i lavoratori del settore,attanagliati dalla perdita del potere d’acquisto nella difficile congiuntura economica.La manifestazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale youtube unitario https://www.youtube.com/@cgilcisluilterziario/streams e rilanciata sui canali social di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.I sindacati stigmatizzano l’ingiustificato atteggiamento dilatorio delle controparti in riferimento alle trattative di rinnovo nei macrosettori del Terziario (Terziario Distribuzione Servizi, DMO, Distribuzione Cooperativa), del Turismo (Alberghi, Pubblici Esercizi Ristorazione Collettiva e Commerciale ed Agenzie di Viaggio), e nei contratti delle Aziende Termali, del Lavoro Domestico, dell’Acconciatura ed Estetica e degli Studi Professionali. Comparti che scontano un ritardo nei rinnovi contrattuali pari in media a oltre 3 anni, con la conseguente inadeguatezza dei trattamenti economici e normativi rispetto a una realtà profondamente mutata, in seguito alla crisi pandemica e bellica e alle dinamiche inflazionistiche fuori controllo.Ritardi inaccettabili anche in considerazione del fatto che il terziario di mercato ha pagato a caro prezzo la grave situazione pandemica che nel 2020 ha sconvolto la vita di milioni di persone. Nel difficile e imprevisto quadro determinatosi a partire dal marzo del 2020, gli addetti della distribuzione commerciale e del lavoro domestico si sono trovati ad affrontare in prima linea l’emergenza, mettendo in gioco la propria vita, mentre i lavoratori del turismo, del comparto termale e dell’acconciatura ed estetica hanno dovuto fare i conti con le chiusure imposte dal governo e sono stati costretti a fermarsi, alcuni senza più tornare al lavoro. Oggi invece, mentre i settori interessati registrano una ripresa e un aumento dei fatturati, quell’emergenza ha le sembianze di una crisi economica che schiaccia il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori e frena una ripresa necessaria per l’intero sistema Paese.

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