Il ritiro degli emendamenti del Governo sul finanziamento del CDE è una cattiva notizia per la gestione della riorganizzazione di TIM. È chiaro che con la separazione della rete dai servizi non si è esaurita la fase critica dell’azienda per la sostenibilità della serco e per la tutela occupazionale, servono ancora strumenti di politica attiva del lavoro per evitare ricadute sui lavoratori. Come FISTel Cisl in questi mesi insieme alle altre OO.SS. abbiamo contrastato la separazione dell’azienda, non ci siamo riusciti ma abbiamo sempre ricevuto assicurazioni dal Governo sulla salvaguardia occupazionale. Senza la CDE la strada è in salita, restano solo gli ammortizzatori sociali ordinari come la CIGS o il contratto di solidarietà difensivo, strumenti poco compatibili con la dinamicità di mercato dell’azienda e la forte competizione nel settore. Pertanto restiamo in attesa del tavolo al MIMIT promesso dalla Ministra Calderone proprio a seguito della approvazione o meno degli emendamenti per il rifinanziamento della CDE in assenza dei quali ci aspettiamo soluzioni alternative a tutela dei lavoratori.