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Edili. Terzo Valico, Turri (Filca Cisl): “Posiitve le 600 assunzioni annunciate dal Cociv. Il Governo investa sulle infrastrutture”

Pubblicato il 25 Gen, 2019

24 Gennaio 2019 – “Le 600 assunzioni annunciate dal Cociv per il V lotto del Terzo Valico sono un’ottima notizia e premiano la nostra perseveranza. Il pressing sulle istituzioni e le nostre numerose iniziative, come la manifestazione di tre mesi fa al ministero delle Infrastrutture, con 500 lavoratori provenienti da Liguria e Piemonte a chiedere chiarezza sul futuro dell’opera, sono sicuramente serviti a sbloccare una pericolosa situazione di stallo”. Lo ha dichiarato Franco Turri, segretario generale della Filca-Cisl, commentando la nota diffusa oggi dal Cociv, General Contractor per la progettazione e realizzazione del Terzo Valico. “Nel 2021, con i cantieri a regime, tra Cociv, affidatari e indotto ci saranno 5.000 occupati. Una boccata d’ossigeno per l’edilizia delle due regioni, duramente colpite dalla crisi del settore, e un’occasione imperdibile per il rilancio dell’intera economia dei territori interessati, anche perché la manodopera sarà selezionata dal bacino delle maestranze locali. Ma non basta: la Liguria e il Piemonte aspettano che altre opere strategiche prendano finalmente il via, come la Gronda a Genova, o si sblocchino, come la Tav. Parliamo di infrastrutture che sono strategiche non solo per i collegamenti interni, ma soprattutto per avvicinare il Paese all’Europa. Il territorio nazionale – ha aggiunto Turri – ha bisogno di opere moderne e sicure, bisogna mettere il Meridione nelle condizioni di recuperare il gap con il nord: il governo utilizzi gli oltre 25 miliardi di euro inutilizzati a causa delle grandi opere bloccate, dando così un segnale fortissimo per l’occupazione e per il rilancio economico del Paese. Infine creare occupazione in edilizia – ha concluso ironicamente Turri – darà un senso all’operato dei ‘navigator’, che potranno proporre un lavoro in cantiere a chi percepirà il reddito di cittadinanza”.

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