Roma, 23 luglio 2019 – Incremento dell’occupazione, ed in particolare di quella a tempo indeterminato, anche attraverso una serie di deroghe alla normativa vigente, e la corresponsione di un bonus di 1.000 euro per i 904 dipendenti di 7 controllate del Gruppo Sapio. È il risultato di due diversi accordi sottoscritti questa mattina dal direttore delle risorse umane del Gruppo, che produce gas industriali, e dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, alla presenza dei rappresentanti di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Lodi. “Si tratta di un accordo moderno e innovativo – spiegano dalla Femca-Cisl nazionale – che risponde alle esigenze di flessibilità dell’azienda e che è stato raggiunto grazie al dialogo aperto e costruttivo con il Gruppo. L’intesa ha come obiettivo la graduale trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, e prevede in particolare che i contratti a tempo determinato possano essere rinnovati fino ad un massimo di 36 mesi senza l’applicazione della causale, e quindi in deroga al decreto legislativo 81/2015, e per un massimo di 5 volte all’interno del periodo di 36 mesi, senza l’applicazione della causale. L’azienda, da parte sua, si impegna ad aumentare i dipendenti a tempo indeterminato secondo un piano triennale che prevede la stabilizzazione di personale con contratto a tempo determinato. Azienda e sindacati si incontreranno ogni 12 mesi per un monitoraggio dell’accordo. Nel corso dell’incontro di questa mattina – prosegue la Femca nazionale – è stato inoltre sottoscritto un verbale di accordo per la corresponsione di un bonus di 1.000 euro, deciso dall’azienda a seguito dell’incremento degli indici di redditività. Il bonus, che si aggiunge alla somma stabilita dall’accordo integrativo, sarà corrisposto a tutti i dipendenti, anche a quelli part-time, se l’Ebitda del 2019 sarà incrementale rispetto al 2018 nella misura del 2,4%. Il dipendente potrà scegliere di percepire il bonus in busta paga o in crediti welfare, con la possibilità di destinarli al fondo integrativo pensionistico Fonchim. Insomma – conclude la Femca – si tratta di due accordi che valorizzano la qualità delle relazioni sindacali, che superano alcune criticità previste dal decreto dignità e dalla normativa vigente, e che portano vantaggi ai lavoratori sia in termini di occupazione, con la stabilizzazione di numerosi contratti, che in termini economici, con la corresponsione del bonus”.